Nuove abitudini, a merenda si cambia: occhio alle porzioni

Nuove abitudini, a merenda si cambia: occhio alle porzioni
Cambia la merenda degli italiani: la pandemia di Covid-19 spinge verso la frutta, gli yogurt e, complice anche il lockdown, verso i dolci fatti in casa. L’estate in arrivo...

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Cambia la merenda degli italiani: la pandemia di Covid-19 spinge verso la frutta, gli yogurt e, complice anche il lockdown, verso i dolci fatti in casa. L’estate in arrivo apre la strada a soluzioni più fresche come i frullati e i gelati, ma non ci sono limiti alla fantasia per ideare nuove ricette per lo spuntino di mezza mattinata o per lo spezzafame tra il pranzo e la cena. A testimoniare questa rivoluzione delle abitudini alimentari ci sono i consumi: secondo un’indagine Doxa-Unione Italiana Food, durante la pandemia l’uso di frutta a merenda ha segnato più 18 punti percentuali, quello dei biscotti e dello yogurt più 12, dei dolci fatti in casa più 24, quello del pane con la marmellata o con le creme spalmabili più 14, con le merendine che restano, comunque, tra i cinque prodotti più usati. Quasi un italiano su due (il 45%) tra quelli che vivono gran parte della giornata a casa, dichiarano di fare una merenda un po’ più ricca del solito. Un rischio è però dietro l’angolo: eccedere nelle porzioni. Dunque, cosa si può fare? La fantasia può creare molte merende amiche della dieta: per esempio, gli specialisti suggeriscono 50 grammi di pane che possono essere conditi con diverse soluzioni: pomodoro, 25 grammi di formaggio grana o altrettanti di hummus, la salsa a base di ceci e semi di sesamo. Per gli amanti del dolce, invece, oltre a 50 grammi di un prodotto fatto in casa, si può optare anche per frullati (con non più di 150 grammi di latte), per 15 grammi di cioccolato fondente o per qualche mandorla o nocciola. «Se da una parte è senz’altro positivo che gli italiani facciano più spesso merenda rispetto a prima, dall’altra bisogna fare attenzione a non esagerare con una merenda troppo calorica, soprattutto in questo momento nel quale le persone sono a casa e fanno meno movimento e attività fisica», spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo del Campus Bio-Medico di Roma. «In particolare, quando si prepara un dolce a casa occorre far attenzione alle dosi e alla quantità».

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Il Messaggero