Gli strumenti digitali come mail e WhatsApp sono ormai entrati nella borsa dei medici. Lo afferma una ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della...
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Alla digitalizzazione dei medici, sottolineano gli esperti, non corrisponde ancora quella dei pazienti. Meno di un cittadino su cinque usa la mail o WhatsApp per comunicare col proprio medico, solo il 23% prenota online una visita specialistica e appena il 19% effettua il pagamento sul web. Pur limitato, l'accesso ai servizi digitali dei cittadini è aumentato significativamente nell'ultimo anno (nel 2018 l'11% prenotava online e il 7% pagava usando Internet) e nella fascia 35-44 anni registra valori elevati (45% e 27%).
«Nel caso in cui i cittadini non possano rivolgersi a un medico per ricevere consigli su prevenzione e stili di vita in base a dati raccolti - afferma Emanuele Lettieri, Responsabile scientifico dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità -, potrebbe giocare un ruolo fondamentale un coach virtuale in grado di fornire in modo proattivo, e sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, consigli su come migliorare i propri comportamenti sulla base dei parametri monitorati, come l'alimentazione e gli allenamenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero