La morte del fratello di Mango, il cardiologo: «Anche il dolore di un lutto può uccidere»

La morte del fratello di Mango, il cardiologo: «Anche il dolore di un lutto può uccidere»
A 24 ore di distanza, dopo Mango, è morto anche suo fratello Giovanni di 75 anni. Un dolore troppo forte per il suo cuore. Non ha retto allo strazio di stare vicino alla bara. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A 24 ore di distanza, dopo Mango, è morto anche suo fratello Giovanni di 75 anni. Un dolore troppo forte per il suo cuore. Non ha retto allo strazio di stare vicino alla bara.

Un dramma che si somma ad un altro dramma: due morti improvvise. Che la medicina cerca di “leggere”. Una forte emozione, come la morte di un fratello, mette alla prova il cuore al punto che in alcuni casi si parla proprio di “sindrome del crepacuore”.

Come sottolinea Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia dell'università Cattolica di Roma, commentando la vicenda. «La “sindrome del crepacuore” colpisce soprattutto le donne, assomiglia molto ad un infarto anche se i sintomi sono meno forti - spiega l'esperto -Inoltre non è infrequente che un'emozione forte come un lutto scateni qualche patologia cardiaca, come un infarto o un'aritmia maligna».

Nel caso del cantante, spiega Rebuzzi, ci sono diverse possibili spiegazioni. «Potrebbe esserci una malattia cardiaca familiare, che quindi avevano entrambi oppure i due fratelli condividevano gli stessi fattori di rischio, dallo stile di vita al diabete. In entrambi i casi la produzione di adrenalina che si ha quando c'è una forte emozione potrebbe aver fatto da detonatore per l'evento che ha portato alla morte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero