Malattie del cuore prima dei 60 anni triplicano il rischio di problemi al cervello, lo studio californiano

Malattia coronarica, ictus, scompenso cardiaco, problemi alle carotidi se compaiono in giovane età possono portare a problemi cognitivi

Malattie del cuore prima dei 60 anni triplicano il rischio di problemi al cervello, lo studio californiano
Rischio di problemi cognitivi se il cuore non funziona bene quandi sei giovane. A dirlo è uno studio californiano pubblicato su Neurology. Cosa dice questa ricerca?...

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Rischio di problemi cognitivi se il cuore non funziona bene quandi sei giovane. A dirlo è uno studio californiano pubblicato su Neurology. Cosa dice questa ricerca? Sostiene che le persone che soffrono di malattie cardiovascolari prima dei 60 anni potrebbero avere un rischio triplo di andare incontro a un decadimento cognitivo precoce. Lo studio coordinato dall'University of California San Francisco e pubblicato su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology, ha collegato cuore e cervello. Il problemi del secondo possono essere causati dal primo.

«Le malattie cardiovascolari come le malattie cardiache e l'ictus sono state associate a un aumentato rischio di deterioramento cognitivo e demenza negli anziani, ma non si sa se avere queste malattie prima dei 60 anni influisca sulla cognizione e sulla salute del cervello nel corso della vita», ha affermato la prima firmataria dello studio Xiaqing Jiang.

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Il campione esaminato

Lo studio ha esaminato i dati di 3.146 persone seguite per 30 anni, concentrandosi soprattutto sul 5% del campione che aveva avuto un problema cardiovascolare in giovane età: malattia coronarica, ictus, scompenso cardiaco, problemi alle carotidi.

Queste persone, nelle indagini eseguite al termine dello studio, tendevano a mostrare risultati peggiori nei test cognitivi e cambiamenti nella struttura del cervello tipici dell'invecchiamento. In particolare, andava incontro a un decadimento cognitivo il 13% delle persone con malattia cardiovascolare rispetto al 5% di chi non aveva avuto la malattia.

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«La nostra ricerca suggerisce che i 20 e i 30 anni di una persona sono un momento cruciale per iniziare a proteggere la salute del cervello attraverso la prevenzione e l'intervento sulle malattie cardiovascolari», ha aggiunto Jiang. «Prevenire queste malattie può ritardare l'inizio del declino cognitivo e promuovere un cervello più sano per tutta la vita». 

 

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Il Messaggero