ROMA La corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le proprie funzioni con il minor dispendio energetico sia in movimento...
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Le abitudini posturali scorrette nel tempo finiscono per determinare lo sbilanciamento dell'assetto fisiologico del corpo, con assunzione di posizioni compensatorie che peggiorano ulteriormente lo scompenso iniziale. Per prevenire e ridurre al minimo le sollecitazioni è fondamentale, prima di tutto, camminare correttamente.
Camminare sembra facile, ma è il frutto di migliaia di anni di evoluzione che hanno reso i nostri piedi perfetti allo scopo. Molte persone, per esempio, tendono a camminare poggiando i piedi verso l'interno: con il passare del tempo questa iperpronazione può appiattire l'arcata plantare e disallineare le articolazioni.
Per correggerla sono utili i plantari o le scarpe progettate ad hoc, che riproducendo la pianta e correggendo l'allineamento del piede alleviano il dolore a ginocchia e zona lombare. Le calzature inadeguate sono le principali responsabili della postura scorretta. Gli elementi da preferire nella scelta sono la punta arrotondata, una larghezza maggiore di qualche millimetro rispetto alla misura del piede, un tacco di 1-2,5 centimetri per l'uomo e 3-5 centimetri per la donna.
Se per lavoro passate molte ore al pc, è bene avere tutto a portata di mano, con la tastiera posizionata a 10-15 centimetri dal bordo della scrivania e il viso a 40 centimetri dalla schermo. Non dimenticate, poi, di fare una pausa almeno ogni 40 minuti e sgranchirvi camminando. Anche sollevare i sacchetti della spesa affatica molto la schiena. Se proprio non avete un carrello per alleggerirvi, ricordate che il movimento giusto consiste nell'abbassarsi piegando le gambe e di tirare su il peso tornando indietro e non piegarsi in avanti con le gambe tese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero