Listeria, i consigli per evitare le intossicazioni: cuocere gli alimenti a più di 65 gradi

Quasi 150 casi accertati e oltre 500 casi sospetti (fra cui 50 ricoverati in ospedale) sono indice di un’epidemia significativa. L’allerta mondiale diramata dalle...

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Quasi 150 casi accertati e oltre 500 casi sospetti (fra cui 50 ricoverati in ospedale) sono indice di un’epidemia significativa. L’allerta mondiale diramata dalle autorità spagnole per la tossinfezione alimentare da Listeria è una giusta forma precauzionale: i turisti in questo periodo sono molti e i consumatori esposti al rischio in territorio spagnolo potrebbero manifestare i sintomi del contagio anche a distanza di tempo, una volta rientrati nel proprio paese. Diagnosticare tempestivamente un caso di Listeriosi può salvare la vita di quei soggetti vulnerabili (anziani, bambini piccoli e donne in gravidanza, persone affette da altre patologie) che rischiano le conseguenze più gravi nelle forme severe dell’infezione. 


Tuttavia, complice la pausa estiva o forse la crisi di governo, nessuna notizia appare sul sito del nostro Ministero della Salute fra gli “avvisi di sicurezza”.  È importante informare i cittadini per attivare le giuste procedure di monitoraggio medico in relazione all’avvenuta esposizione al rischio – ha dichiarato Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale. Purtroppo, nonostante il progresso tecnologico e la buona conoscenza scientifica, il grado di sicurezza dei processi produttivi rimane insufficiente. Probabilmente, la forzata pressione sui prezzi induce a ridurre le misure precauzionali, che richiedono investimenti e maestranze competenti. Dobbiamo ripensare il modello di produzione e consumo alimentare in funzione di una maggiore sicurezza e sostenibilità, privilegiando la qualità della filiera. 

La scienza e la tecnologia possono assisterci nel progettare sistemi di controllo e tracciabilità sempre più efficaci, così come sistemi di allerta anche individuale automatizzati, che consentano al consumatore di tenersi sempre aggiornato in modo mirato e tempestivo: dalle APP per lo smartphone al frigorifero intelligente, per fare un esempio, che potrebbero segnalarci se siamo stati in contatto con un fattore di rischio accertato dalle Autorità. Si tratta di svilupparle partendo da un dialogo costruttivo fra produttori e rappresentanza dei consumatori, affinché l’etica e il benessere comune siano al centro di ogni scelta. 


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Il Messaggero