Sconfigge la leucemia, ma a 8 anni torna a scuola con la mascherina: 20 bimbi non vaccinati

Dopo aver trascorso due anni a lottare contro la leucemia, il piccolo Alessandro può tornare a scuola. Il bambino, 8 anni, dovrà però indossare la mascherina,...

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Dopo aver trascorso due anni a lottare contro la leucemia, il piccolo Alessandro può tornare a scuola. Il bambino, 8 anni, dovrà però indossare la mascherina, ma anche entrare ed uscire in orari diversi dal resto degli studenti. Accade a Senigallia, dove ben 20 bambini della scuola primaria Rodari non sono vaccinati per scelta dei genitori, nonostante i ripetuti appelli. Alessandro, pur non essendo fuori pericolo, sta meglio. Tuttavia è immunodepresso e non può permettersi nemmeno un raffreddore.


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«Siamo stati a Roma per una visita prima che ricominciasse l’anno scolastico – spiega il padre Daniele Parma al Corriere Adriatico – certo è rischioso mandarlo a scuola, vista la presenza dei bambini non vaccinati, ma i dottori ci hanno detto che con un po’ di precauzione era giusto che Alessandro iniziasse a riprendersi la sua vita dopo due anni di isolamento. Ci tiene davvero tanto ad andare a scuola. Negarglielo, seppure per il suo bene, sarebbe stato difficile per lui da accettare».

Alessandro dovrà portare una mascherina, in quanto anche un semplice malanno di stagione potrebbe essergli fatale. «Francamente sono rimasto deluso – prosegue il padre – speravo che, vista la situazione, tutti si sarebbero decisi a vaccinare i figli per non esporre Alessandro. Quello che è successo a lui poteva capitare a qualsiasi altro bambino e invece ha prevalso l’egoismo. Vorrei però rivolgermi all’Asur per chiedere che chi non vaccina i propri figli venga multato. La legge prevede sanzioni e non capisco perché non si debbano applicare».


Dopo due anni passati a lottare contro la leucemia, per Alessandro ricomincia la scuola, sebbene con orari di entrata e uscita diversi rispetto agli altri compagni. «Purtroppo c’è ancora tanta ignoranza sui vaccini – conclude Daniele Parma -. C’è gente che si fida di quello che legge sui social, spesso sciocchezze, teorie assurde. Mentre un tempo ci si fidava del parere del medico ora non vale più, ci sono i tuttologi. I no-vax mettono a rischio la salute dei propri figli e di quelli degli altri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero