Solo 30 secondi di spazzolamento nella media della popolazione italiana, mentre servirebbero 4 minuti per un'adeguata prevenzione. «Le infezioni del cavo orale e altre...
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«Da sempre il paziente diabetico ha rappresentato un problema per i dentisti - ribadisce Covani - Da una parte il diabete favorisce le infezioni, e la maggior parte delle patologie odontoiatriche sono infettive; dall'altra le patologie infettive del cavo orale nel paziente diabetico creano scompenso al metabolismo, ossia rendono più difficile l'equilibrio della glicemia. Per questo è necessario definire e razionalizzare l'approccio da parte di tutti gli operatori dello studio odontoiatrico».
In generale «ogni paziente dovrebbe avere la giusta consapevolezza dell'importanza di un controllo periodico dal dentista per prevenire le malattie orali e risparmiare nel futuro, visto che la prevenzione permette di evitare interventi più costosi e invasivi», sottolinea Annamaria Genovesi, docente dell'università Guglielmo Marconi di Roma e responsabile del Servizio di Igiene e Prevenzione orale dell'Ist. Le prime forme di prevenzione da adottare sono «un costante controllo e una particolare cura nella pulizia dei denti.
I primi segni di disturbi gengivali includono rossore o gonfiore delle gengive, sanguinamento o comparsa di sangue dopo l'uso dello spazzolino, denti all'apparenza più lunghi e spazi più ampi tra i denti. Ma, in ogni caso, è necessario andare dal dentista o dall'igienista 2 volte l'anno per i necessari controlli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero