Influenza H1N1, Rezza: «Siamo vicini al picco, ma la stagione non è ancora finita. Necessario vaccinarsi»

Dopo i casi degli ultimi giorni, sono sempre di più i virologi ed epidemiologi che consigliano ai fragili di ricorrere a questo tipo di protezione

Influenza H1N1, Rezza: «Siamo vicini al picco, ma la stagione non è ancora finita. Necessario vaccinarsi»
Dopo le due morti registrate all'ospedale di Vicenza e i ricoveri in terapia intensiva di altri tre pazienti, in Italia è scattato l'allarme dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dopo le due morti registrate all'ospedale di Vicenza e i ricoveri in terapia intensiva di altri tre pazienti, in Italia è scattato l'allarme dei medici per il virus dell'influenza H1N1. Il virus, che si contrae come un'influenza, può essere evitato con il vaccino antinfluenzale diffuso in questa stagione, motivo per cui virologi ed esperti stanno consigliando soprattutto ai fragili di ricorrere a questo tipo di protezione. 

Influenza H1N1: sintomi (dal mal di testa ai brividi), contagio, periodo di incubazione e le differenze dalla suina

Le parole di Gianni Rezza

Il virus influenzale H1N1, ora dominante, «deriva da quello cha aveva causato la pandemia nel 2009 e, come tutti i virus influenzali, ha subito piccoli cambiamenti nel corso degli anni»: ad affermarlo è Gianni Rezza, epidemiologo, professore di Igiene all'università San Raffaele di Milano e già a capo del dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute e di quello di Malattie infettive dell'Iss. Il virus, precisa, «può dare, in rari casi, polmonite interstiziale primaria nei giovani adulti. Naturalmente, negli anziani, può assumere frequentemente un certo livello di pericolosità». Al momento, aggiunge l'epidemiologo, «credo che siamo vicini al picco, ma ci vorrà del tempo prima che la stagione finisca. Per i fragili che non si sono ancora vaccinati, siamo in "Zona Cesarini": sarebbe saggio vaccinarsi adesso per proteggersi in questa coda della stagione».

Già la scorsa primavera, spiega Rezza, «c'erano segnali che il virus dell' influenza A/H1N1, che abbiamo conosciuto con la pandemia di suina nel 2009, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella stagione influenzale di quest'anno. Nella stagione influenzale dello scorso anno il virus A/H3N2 era stato predominante. Ma verso la fine della stagione è stato progressivamente sostituito dal virus influenzale A/H1N1. Si è verificata quella che viene chiamata "herald wave", un'ondata d'annuncio, che ci diceva che questo virus avrebbe circolato quest'anno». L'affidabilità dell'annuncio è stata poi confermata dall'andamento dell' influenza nell'emisfero Sud, dove si è registrata una stagione molto intensa, con una forte presenza di H1N1: in Australia, per esempio, ha causato più della metà dei casi. Ora in Italia, è stato rilevato in oltre il 95% dei campioni analizzati e tipizzati dai laboratori afferenti alla rete di sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero