Influenza, corsa ai vaccini ma le scorte in tutta Europa sono in esaurimento

Influenza, corsa ai vaccini ma le scorte in tutta Europa sono in esaurimento
Non è solo un problema italiano. Complice il tempo con i suoi sbalzi di temperatura così estremi, i vaccini antiinfluenzali sono andati letteralmente a ruba e...

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Non è solo un problema italiano. Complice il tempo con i suoi sbalzi di temperatura così estremi, i vaccini antiinfluenzali sono andati letteralmente a ruba e così le scorte sono agli sgoccioli in tutta Europa. A segnalarlo è Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene e medicina preventiva dell'università di Pisa. «Fare le previsioni sull'acquisto dei vaccini è in genere abbastanza semplice, visto che le coperture vaccinali non subiscono variazioni brusche nel tempo. Questa regola non vale però per i vaccini influenzali. È notizia di questi giorni che in tutte le regioni italiane si sia verificato un esaurimento delle scorte del vaccino influenzale. L'Aifa, l'agenzia che regola la commercializzazione dei farmaci, ha autorizzato le aziende ad importare lotti da altri Paesi europei per poter far fronte alla richiesta. Interessante notare, però, che lo stesso fenomeno si sia verificato contemporaneamente un po' in tutta Europa -  scrive sul suo profilo Facebook - Per dire, in Svezia, dove la programmazione ben anticipata è una vera e propria ossessione culturale, si è osservato un esaurimento delle scorte».

Una spiegazione può essere data dalla recrudescenza dell'influenza particolarmente pesante lo scorso anno . Ed è scatta la corsa al vaccino.
«Ecco perché insistiamo molto sul fatto che la vaccinazione influenzale diventi una pratica comune. E costante - ammonisce Lopalco - L'influenza è imprevedibile. Un anno terribile, il successivo più blanda. E poi può arrivare una pandemia, anche questa senza preavviso. Produrre e distribuire un vaccino non è come produrre e distribuire un qualsiasi farmaco.  Ecco dunque la sfida per il prossimo anno: comunicate con molto anticipo al vostro medico di famiglia che avete intenzione di vaccinarvi».
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Il Messaggero