Giornata mondiale contro l'Aids, test rapidi gratuiti all'Università della Tuscia

Giornata mondiale contro l'Aids: oggi medici e infermieri dell'unità operativa di Malattie infettive, diretta da Luciano Caterini, in collaborazione con...

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Giornata mondiale contro l'Aids: oggi medici e infermieri dell'unità operativa di Malattie infettive, diretta da Luciano Caterini, in collaborazione con l'associazione L'Altro circolo, l'Unitus e il comitato viterbese di Croce rossa italiana, sarà presente all'Università della Tuscia con un camper attrezzato per dare la possibilità di sottoporsi al test rapido anti-Hiv gratuito.


Il test potrà essere effettuato a Santa Maria in Gradi dalle 10 alle 12, alla ex facoltà di Agraria dalle 12,30 alle 14,30 e al Campus Riello dalle 15 alle 16,30. Il Centro di riferimento Aids rende pubblici i dati di attività relativi ai casi di cittadini assistiti per Hiv/Aids a Belcolle. Lo studio sulla sorveglianza e il controllo delle infezioni nella Tuscia è stato realizzato dagli infettivologi Stefano Aviani Barbacci e Serena Dell'Isola ed è consultabile nella sezione Approfondimenti sul sito www.asl.vt.it. «Il Covid-19 - commenta Caterini - ha monopolizzato negli ultimi tre anni l'attenzione. Tuttavia è importante ricordare come la nostra provincia conviva con un'infezione di cui ormai poco si parla, ma che non è scomparsa e che, fino al primo lockdown, registrava una media di 16 nuovi casi l'anno tra i soli residenti».


A Viterbo sono seguite oltre 450 persone con infezione da Hiv, parte dei quali con diagnosi di Aids conclamato. Il dato italiano e quello viterbese evidenziano una certa stabilizzazione del numero dei contagi negli ultimi 10 anni, ma con uno spostamento ormai marcato del contagio dall'ambito della tossicodipendenza da eroina a quello dei rapporti sessuali, con un elevato numero di contagi tra omosessuali maschi e una prevalente diffusione del virus Hiv nella popolazione maschile di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Nella sola popolazione residente 4 contagiati su 5 sono uomini. Tra gli immigrati accolta nella Tuscia le donne rappresentano fino al 40/50% dei contagi. Nel 2022 «stiamo osservando una discreta crescita dei soggetti con sieropositività al test Anti-Hiv: 19 nuovi casi di sieropositività al momento - conclude Caterini - di cui il 67% maschi e il 26% femmine e per il 16% ascrivibili a popolazione straniera di recente immigrazione. Il 46% dei nuovi casi evidenziava un danno immunologico avanzato».
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Il Messaggero