In crescita cleptomania e shopping compulsivo. E le più colpite sono le donne, ma per lo psichiatra queste due malattie non vanno confuse con il furto e taccheggio che sono...
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Per lo psichiatra Massimo Di Giannantonio è bene non confondere «vere e proprie piscopatologie come la cleptomania e lo shopping compulsivo con il furto. Tra l'altro sia cleptomania che shopping compulsivo sono in aumento in Italia, anche a causa della maggiore insicurezza e della paura del futuro. E le donne sono più colpite», spiega il presidente del Collegio degli ordinari di Psichiatria e docente dell'Università di Chieti-Pescara.
«La cleptomania - spiega Di Giannantonio - è una psicopatologia che rientra nei disturbi di personalità. È una vera e propria malattia, che ha origine nell'infanzia. Il paziente in questo modo compensa un bisogno: deve riempire un buco interno», che ha inciso sul suo neurosviluppo. «Così cerca stimoli e sensazioni che riempiano la sua sofferenza. Insieme allo shopping compulsivo è una patologia da addiction comportamentale», aggiunge l'esperto.
L'ebbrezza di un acquisto - con o senza strisciare la carta di credito - alimenta una sorta di dipendenza. «Nel caso del taccheggio siamo invece nel campo della criminalità: chi lo pratica è nel pieno possesso delle sue facoltà, le sue condizioni psichiche sono pienamente funzionanti e si è capaci di scegliere fra il bene e il male», prosegue lo psichiatra. Ma perché le donne sono più colpite da cleptomania e shopping compulsivo? «Si tratta di un modo compensatorio che permette di trovare nella sicurezza del possesso una fonte di rassicurazione», conclude l'esperto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero