Animali in casa, fare il bagno al gatto si può: ecco in quali casi

Il veterinario Mancini: «I gatti si puliscono da soli ma due volte l’anno meglio una toelettatura»

Animali in casa, fare il bagno al gatto si può: ecco in quali casi
Toelettatura: una questione di cane, ma anche di gatto. Ascolta: Benedetta primavera oppure maledetta? Loretta Goggi: "Allenatevi al risveglio" ...

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Toelettatura: una questione di cane, ma anche di gatto.

Sempre più oggi i centri di lavaggio per fido aprono le porte anche ai piccoli felini, sfatando il luogo comune che i gatti non si debbano lavare mai. Ma il gatto può essere bagnato per fini igienici o curativi, ogni tanto, sì o no? Abbiamo chiesto il parere del dottor Luca Mancini, medico veterinario. «Premesso che il gatto si pulisce molto accuratamente da solo, di per sé non è un animale che ama essere lavato, a meno che non lo si abitui da cucciolo. La scelta di lavare o meno il proprio gatto dipende essenzialmente dal tipo di gatto. In caso di gatti a pelo raso non è consigliabile lavarli», poiché basta l’accurata routine di toilette che i mici stessi svolgono accuratamente su di sé. «Il lavaggio è utile, una o due volte l’anno, utilizzando shampoo specifico per gatti - continua l’esperto - in caso di gatti dal manto lungo e setoso (tipo i persiani e i birmani), predisposto alla formazione di nodi. In questo sarebbe opportuno farlo nelle stagioni della muta del pelo, come la primavera e l’autunno».

PRECAUZIONI

Ricordate, però, che se si eccede con i lavaggi il pelo dell’animale si indebolisce. Ci sono casi in cui il dottor Mancini consiglia il lavaggio anche per i mici a pelo corto, ovvero «nell’eventualità di patologie dermatologiche come irritazioni, infezioni o secchezza cutanea. In tali casi il gatto va lavato con uno speciale shampoo dermatologico». Se avete un buon rapporto con il vostro felino e lui non ha un carattere scontroso potete, in caso di necessità, cimentarvi a lavarlo in casa; ma attenzione alla temperatura dell’acqua: non deve mai essere troppo calda, al massimo tiepida. È fondamentale che la testa del gatto stia fuori dall’acqua durante il bagnetto. Scegliete una bacinella ampia, dove l’altezza dell’acqua non superi i 12 centimetri, ma se si tratta di un cucciolo il livello deve essere inferiore. Potete realizzare anche voi uno shampoo felino in maniera naturale, che non irrita la pelle del gatto, miscelando una tazza di sapone neutro liquido (delicato e privo di profumo), una di aceto bianco o di mele e quattro di acqua. Il veterinario, tuttavia, consiglia sempre di portare l’animale dal toelettatore, che utilizza phon specifici durante l’asciugatura, fase importantissima per non irritare o spaventare il pet. Se il micio viene asciugato in casa dovete fare estrema attenzione al phon, che potrebbe metterlo in allarme: l’asciugacapelli va usato sul pet a bassissima velocità e nella modalità più silenziosa possibile. Se proprio non ve la sentite di lavare il vostro gatto potete ricorrere all’alternativa di passare un panno leggermente inumidito sul pelo, sulle zampine e fra le dita, per una pulizia rapida che elimini, all’occorrenza, tracce di terra e polvere.

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Il Messaggero