Lotta al fumo, la richiesta del Mohre al Belgio: «Non vietare i sacchetti di nicotina»

In una lettera aperta al Ministero della Salute belga, gli esperti del MOHRE spiegano che i prodotti a base di nicotina senza fumo hanno un enorme potenziale per ridurre il consumo di sigarette classiche

Lotta al fumo, la richiesta del Mohre al Belgio: «Vietare subito i sacchetti di nicotina»
Passo indietro nella lotta al fumo. E’ il commento del MOHRE, l’osservatorio mediterraneo per la corretta informazione sulle strategie di salute in ambito di riduzione...

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Passo indietro nella lotta al fumo. E’ il commento del MOHRE, l’osservatorio mediterraneo per la corretta informazione sulle strategie di salute in ambito di riduzione del rischio, sulla decisione del Governo federale del Belgio di vietare le bustine di nicotina - i cosiddeti oral pouches - ritenute un approccio alternativo al consumo di sigarette tradizionali e utili per allontanarsi dalla combustione e dai danni correlati.



In una lettera aperta al Ministero della Salute belga, gli esperti del MOHRE spiegano che i prodotti a base di nicotina senza fumo hanno un enorme potenziale per ridurre il consumo di sigarette classiche, proteggendo così la salute pubblica. I sacchetti di nicotina non contengono tabacco e non c'è combustione (ritenuta causa della maggior parte dei danni associati al tabacco) quando vengono utilizzati. La nicotina, invece, è disponibile da anni nei medicinali autorizzati per la terapia sostitutiva.

«Riteniamo che questo sarà un passo indietro per i fumatori che cercano un'alternativa praticabile alle sigarette ma che potrebbero non essere in grado di smettere completamente di usare la nicotina, e ora renderà più difficile per il Belgio raggiungere il suo obiettivo senza fumo, che approviamo pienamente», ha dichiara Fabio Beatrice, Direttore del Board scientifico di MOHRE.

Mentre l'approccio alla riduzione del danno è stato palesemente ignorato dal Piano Europeo di lotta contro il cancro, le istituzioni mediche di tutto il mondo lo considerano un'opportunità strategica. Nonostante sia responsabile di mantenere la dipendenza, la nicotina non è cancerogena: l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro afferma: «La nicotina non provoca il cancro, è un composto chimico comune che si trova nelle piante di tabacco, e il suo effetto è quello di creare dipendenza dal tabacco piuttosto che provocare direttamente tumori».

In molti paesi dell'UE, i governi hanno regolamentato anziché vietato le bustine di nicotina e hanno introdotto disposizioni per controllare il modo in cui i prodotti vengono esposti e venduti per impedire l'accesso ai minorenni.  Secondo il MOHRE «Vietarli completamente, come ora intende fare il Belgio, significa che i fumatori avranno meno opzioni per aiutarli a smettere di utilizzare le sigarette a combustione»

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Il Messaggero