E’ il nostro vaccino quotidiano, il primo, più della mascherina e dei guanti. Efficace e semplice come un’arma naturale, una barriera a ogni batterio e a ogni...
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Fase 2, il rientro nelle aziende: scanner, turni ridotti e all'ingresso c'è il triage
I DATI
L’Oms, da quindici anni, ma diciamolo nessuno lo sapeva fino ad ora, il 5 Maggio promuove la “Giornata Mondiale per l’igiene delle mani”, un appuntamento per ribadire il ruolo chiave nella pratica clinica. Oggi lo slogan è “Nurses and Midwives, clean care is in your hands” che ribadisce il ruolo cruciale svolto da infermieri e ostetriche nel prevenire le infezioni nonché per il rafforzamento di sistemi sanitari di qualità. E infatti quest’anno la giornata è dedicata ad infermieri ed ostetriche: è l’occasione per sensibilizzare il pubblico sul fatto che l igiene delle mani aiuta a prevenire ogni tipo di infezione, non solo quella da Covid-19, ad esempio durante l’assistenza ai malati. In Italia ogni anno vengono stimati 10.000 decessi per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, 200.000 casi di infezioni da germi multiresistenti, 4 persone ogni 100 nelle lungodegenze e 6 pazienti ogni 100 in ospedale o a domicilio hanno una infezione correlata all’assistenza. Il 30-50% di queste potrebbero essere prevenibili e uno dei modi principali è proprio l’igiene delle mani. Ma la media del consumo di soluzioni igienizzanti nelle strutture sanitarie è di 15 ml per paziente al giorno, al di sotto del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità ovvero 20 ml.
IL VADEMECUM
Gesto molte volte dato per scontato, lavarsi le mani va fatto spesso, non solo da parte di operatori sanitari, come infermieri ed ostetriche, ma da parte di tutta la popolazione.
Il Messaggero