Epatite C, Aifa autorizza nuovo farmaco per pazienti gravi

Epatite C, Aifa autorizza nuovo farmaco per pazienti gravi
ROMA Nuovo passo avanti per garantire ai pazienti affetti da epatite cronica C (Hcv) l'accesso rapido e gratuito ai nuovi farmaci: l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha...

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ROMA Nuovo passo avanti per garantire ai pazienti affetti da epatite cronica C (Hcv) l'accesso rapido e gratuito ai nuovi farmaci: l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti espresso parere favorevole per l'attivazione di un programma di uso terapeutico di un medicinale sottoposto a sperimentazione clinica nei pazienti affetti da epatite cronica C ad alto rischio di progressione della malattia. Si tratta del nuovo farmaco senza interferone prodotto dall'azienda AbbVie.

E' stata già presentata all'Agenzia europea per i medicinali la richiesta di autorizzazione all'immissione in commercio per il suo regime sperimentale. Ora la decisione dell'Aifa di consentire l'uso del nuovo medicinale nei casi più gravi. «Siamo fra i primi paesi al mondo - spiega Luca Pani Direttore dell'Aifa - a garantire i nuovi farmaci per l'epatite C. Lo sforzo è grande considerando anche il numero dei malati. Sono medicinali molto costosi e il momento di crisi rende queste operazioni, anche se necessarie, molto difficili».

Intanto è ancora aperta la discussione in merito all'altro farmaco di ultima generazione che promette di eradicare il virus dell'epatite C nell'arco di 12-24 settimane, il sofsobuvir (Gilead): il suo arrivo in Italia e in diversi paesi europei è infatti ancora in discussione per il prezzo molto alto, che si aggira sui 58mila euro a paziente all'anno. Il medicinale verrà prodotto in versione a basso costo per 91 paesi in via di sviluppo. Ma per i malati in Italia ci sono comunque ragioni di speranza: sono 700 i malati di epatite C che hanno già fatto domanda per ricevere il trattamento per uso compassionevole e che hanno ricevuto o riceveranno a brevissimo la cura, ha annunciato nelle scorse settimane Luca Pani. In Italia i pazienti che sono stati inclusi nel programma per uso compassionevole del sofsobuvir sono complessivamente 1300.


Ne mancano altri 600 che sono ancora in attesa perché devono afrne richiesta. A ricevere il farmaco saranno anche i pazienti con carcinoma epatocellulare e cirrosi compensata in lista d'attesa per trapianto e che presentino una lesione del massimo diametro di 5 cm o al massimo tre lesioni, la maggiore delle quali con diametro sino a 3 cm. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero