Endometriosi e infertilità: conservare gli ovociti per aumentare le possibilità di gravidanza

Venerdì a villa Salaria il confronto patrocinato dalla Società italiana della riproduzione umana

Conservare gli ovociti per consentire la gravidanza anche a donne affette da endometriosi. E' uno degli argomenti che saranno trattati nel corso del convegno che si...

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Conservare gli ovociti per consentire la gravidanza anche a donne affette da endometriosi. E' uno degli argomenti che saranno trattati nel corso del convegno che si svolgerà venerdì 22 settembre a Roma, presso il Villa Salaria hospital a partire dalle 14,30, sul tema "Endometriosi e infertilità". L'iniziativa, della quale è direttore scientifico Franco Lisi, è patrocinata dalla Siru, Società italiana della riproduzione umana.

LA PATOLOGIA

In Italia ci sono almeno 3 milioni di donne affette da endometriosi e la patologia interessa almeno il 30/50% delle donne che hanno difficoltà a riprodursi. «Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità - si legge nel "razionale" dell'appuntamento -  nonostante questo molte di queste pazienti arrivano ai trattamenti di riproduzione assistita. L’incontro vuole dibattere le opzioni diagnostiche e le varie strategie terapeutiche».

Tra queste, appunto, la preservazione della fertilità con criopreservazione di ovociti o tessuto ovarico. «L’endometriosi - spiega la ginecologa Valentina Berlinghieri - è una condizione infiammatoria cronica estrogeno dipendente che colpisce le donne nel loro periodo riproduttivo ed è caratterizzata da infertilità e dolore pelvico. Il meccanismo della infertilità endometriosi-correlata rimane non completamente conosciuto. La  malattia - aggiunge - porta una riduzione del numero e della qualità ovocitaria. L’infertilità nelle pazienti con endometriosi può essere correlata ad una cattiva qualità ovocitaria, che esita in embrioni con diminuita capacità di impiantarsi. Al tempo stesso molti studi suggeriscono invece che la recettività uterina in donne con endometriosi non è danneggiata».

Il che significa che preservare gli ovociti consente un successivo impianto e la possibilità di una gravidanza altrimenti difficile.  «Quello di cui abbiamo bisogno è la diagnosi precoce - aggiunge la Berlinghieri - un constante sforzo nello sviluppare score diagnostici, nell’intento di prevedere il rischio di infertilità e creare uno standard di comportamento, che offra un approccio a lungo termine, che salvaguardi fertilità e qualità di vita. La preservazione della fertilità per mezzo della vitrificazione ovocitaria è considerata una opzione valida per le pazienti affette da endometriosi»

 

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Il Messaggero