Una bambina è nata in Repubblica Ceca nonostante la mamma, che la portava in grembo, fosse stata dichiarata cerebralmente morta da 117 giorni. La donna, 27 anni, è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Napoli, Anna morì senza sapere di essere incinta. I medici legali: «Gravidanza criptica»
La donna era alla sedicesima settimana di gravidanza quando è stata ritrovata incosciente in casa ed è stata trasportata in elicottero all'Unità di emergenza di Brno, il 21 aprile 2019, con l'anamnesi di malformazioni artero-venose con manifestazioni di epilessia. I soccorritori hanno mantenuto la sua attività respiratoria e dalla Tac è poi emerso un ictus. Il respiro spontaneo è scomparso alle 16 e un esame neurologico clinico ha confermato l'aflessia, cioè la morte cerebrale. Da questo momento, i medici della clinica di anestesia, rianimazione e medicina intensiva dell'ospedale universitario di Brno e della Facoltà di Medicina dell'Università di Masaryk insieme ai ginecologi, hanno fatto del loro meglio per stabilizzare le funzioni vitali della paziente e proteggere così il feto nel corpo della madre.
È stata avviata una complessa cura di rianimazione a lungo termine, che ha incluso il monitoraggio approfondito dell'attività del cuore e delle funzioni polmonari e renali, l'abbassamento della temperatura corporea, così come la somministrazione di diversi farmaci. È stata prestata la massima cura - indicano ancora i medici cechi - per mantenere l'integrità della pelle e prevenire complicanze infettive, molto comuni in situazioni simili. Particolare attenzione è stata prestata anche all'alimentazione, in modo da garantire non solo il fabbisogno energetico della madre, ma anche la crescita e lo sviluppo ottimali del feto. In estate è stato rilevato che il feto cresceva: a fine giugno pesava 980 grammi, mentre a luglio era già di 1,5 kg.
Il 15 agosto scorso è stato deciso di procedere con il parto cesareo, alla settimana 34+3 di gravidanza, e la neonata è venuta al mondo sana, con un peso di 2.130 grammi e una lunghezza di 42 centimetri. Ad aiutare nella riuscita dell'operazione, le buone condizioni di salute della donna prima dell'ictus e la pronta assistenza medica subito dopo l'evento. Ma soprattutto «è la prova dell'enorme forza della vita umana e del corpo materno, che ha gestito molto bene, con l'aiuto di dottori e infermieri, questa difficile situazione e ha dato la vita a un bambino nonostante la morte cerebrale», commentano i dottori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero