Digiuno intermittente/1: ecco come perdere chili seguendo Elon Musk

Digiuno intermittente/1: ecco come perdere chili seguendo Elon Musk
Più magri e in salute in poco tempo, ma non senza sacrifici. Ascolta: Covid, Anthony Fauci: servirà un vaccino all'anno. E a settembre la ripartenza (fisica e...

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Più magri e in salute in poco tempo, ma non senza sacrifici.

È la promessa del cosiddetto digiuno intermittente, programma alimentare seguito di recente da Elon Musk, come ha ammesso sui social il patron di Tesla. Uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo ha dichiarato di aver perso la bellezza di 9 chili, in barba ai troll che lo avevano insultato sul web dopo che una sua foto in costume era stata resa pubblica. «Su consiglio di un buon amico sto digiunando regolarmente e mi sento più sano», ha scritto in un tweet Musk. L’imprenditore multimilionario ha anche detto di aver utilizzato un’app per la perdita di peso chiamata Zero, una delle applicazioni più popolari per chi segue questo regime alimentare e che si propone di guidare gli utenti grazie a un team di medici e nutrizionisti. Infine, Musk ha anche ammesso di aver iniziato a sollevare qualche peso e ad allenarsi in palestra. Anche se il digiuno intermittente ha avuto un picco di popolarità dopo le dichiarazioni del patron di Tesla, in realtà è una pratica nota da diversi anni: osannata e criticata allo stesso tempo. In sostanza, consiste nel digiunare a giorni alterni oppure per due giorni a settimana con il cosiddetto schema 5:2 in base al quale si consumano un massimo di 600 calorie nei giorni di restrizione. Ma lo schema a cui si ricorre più frequentemente è quello che prevede di digiunare per 16 ore di fila, in cui si conta pure il tempo del sonno notturno, e mangiare per le restanti. Un esempio pratico: la mattina alle 10 si fa colazione libera, ma facendo attenzione a essere equilibrati e a non esagerare. Si pranza alle 13 sempre con proteine, carboidrati e grassi. Poi alle 16 si fa magari uno spuntino (se si desidera) e alle 17.30/18 si fa la cena, che è l’ultimo pasto della giornata. Dalle 18 alle 10 dell’indomani si digiuna. In questo modo trascorrono dunque 16 ore in cui non si mangia niente. Questo schema alimentare si basa sull’idea che il nostro metabolismo segua i ritmi circadiani e che quindi mangiare di giorno, anziché digiunare, è la scelta più giusta. Al contrario, la sera il metabolismo rallenta e quindi fa più fatica a processare le calorie. L’efficacia di questo programma alimentare è stata recentemente consacrata da uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open, secondo il quale il digiuno a giorni alterni è particolarmente efficace per le persone in sovrappeso e obese, mentre il 5:2 può influire positivamente sull’insulino-resistenza. Ma ci sono pro e contro, e le numerose fake news che circolano sul web rendono difficile capire cosa sia vero da cosa non lo è.

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Il Messaggero