La dieta mediterranea ringiovanisce il cervello di quattro anni e previene l'Alzheimer: la conferma di uno studio

Lo studio ha messo a confronto due percorsi di dieta differenti

La dieta mediterranea ringiovanisce il cervello di quattro anni e previene l'Alzheimer: la conferma di uno studio
Diete ricche di verdure a foglia verde, frutta, cereali integrali, olio d'oliva, fagioli, noci e pesce mantengono di molti anni più giovane il cervello riducendo la...

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Diete ricche di verdure a foglia verde, frutta, cereali integrali, olio d'oliva, fagioli, noci e pesce mantengono di molti anni più giovane il cervello riducendo la formazione dei


segni tipici dell'Alzheimer, quali placche di peptide beta-amiloide e grovigli tau.

Lo ha rivelato uno studio pubblicato dalla rivista Neurology, secondo cui le persone che consumano abitualmente questo genere di alimenti riducono maggiormente il rischio di contrarre la malattia neurodegenerativa e il loro cervello risulta più giovane di almeno 4 anni (fino a un massimo di 19) rispetto ai coetanei con diete insalubri.

Lo studio ha esaminato gli effetti di due diete simili, MIND e mediterranea: quest'ultim raccomanda il consumo di verdura, frutta e tre o più porzioni di pesce a settimana, mentre la MIND privilegia verdure a foglia verde come spinaci, cavolo e i frutti di bosco rispetto agli altri tipi di frutta.

Ebbene, i risultati dello studio dicono che «il solo consumo di più di sei porzioni di verdure a foglia verde a settimana o l'evitare cibi fritti, si associa a un minor numero di placche nel cervello, il qiuale "ringovanisce" di circa quattro anni», ha spiegato Puja Agarwal della Rush University di Chicago.

Lo studio su centinaia di partecipanti

L'analisi ha coinvolto 581 persone (età media 84 anni) che hanno accettato di donare il proprio cervello alla morte e hanno compilato questionari alimentari annualmente.

I ricercatori hanno quindi esaminato il cervello dei partecipanti per determinare la quantità di placche amiloidi e grovigli tau - tipici delle persone con Alzheimer - e questionari alimentari, classificando la qualità della dieta di ciascuno con un punteggio da 0 a 55: tanto più alto era il punteggio quanto migliore era la dieta.

É stato osservato che a parità di età, sesso, istruzione, e altri fattori, le persone con i punteggi più alti per l'aderenza alla dieta mediterranea avevano una quantità media di placche e grovigli nel cervello simile a quella di individui di 18 anni più giovani rispetto a quelli con punteggi più bassi.

I ricercatori hanno poi scoperto che le persone che seguivano fedelmente la dieta MIND avevano una quantità media di placche e grovigli simile a quella di individui di 12 anni più giovani rispetto a quelli con il punteggio più basso.

Infine, chi mangiava le quantità più elevate di verdure a foglia verde, ovvero sette o più porzioni a settimana, aveva quantità di placca nel cervello corrispondenti


addirittura a quasi 19 anni in meno rispetto a chi ne mangiava di meno (massimo una porzione a settimana).  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero