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É una soluzione detox che può essere seguita per brevi periodi. A lungo andare, infatti, se il percorso non è accompagnato da uno specialista, può causare un’alimentazione squilibrata e far riprendere, dopo poco, tutti i chili magicamente persi in breve tempo. È la dieta liquida, quella fatta da frullati, latte, succhi di frutta, brodi. Si tratta del regime seguito da molti vip, tra cui l’attrice Demi Moore, che beveva quotidianamente succhi di frutta e verdura. Ma è anche quello della cantante Beyoncé che ha reso celebre una bibita con acqua, succo di limone, sciroppo d’acero e pepe. «È una dieta che non possiamo fare da soli perché rischiamo uno squilibrio alimentare – mette in guardia Laura Rossi, nutrizionista del Crea – Bere solo acqua o fare lunghi digiuni può voler dire sottoporre l’organismo a grandi momenti di stress. Usare i frullati può tradursi nell’assunzione quotidiana di molti zuccheri. Qualche chilo con una dieta liquida probabilmente lo possiamo pur perdere subito, ma tutto ciò non è utile per la perdita complessiva di peso». La fantasia in cucina lascia spazio a molti prodotti tutti da bere. I frullati sono molto richiesti in estate e vengono fatti con un mix di frutta, verdure e una base: acqua, latte o yogurt.
ECCESSO DI ZUCCHERO
Il rischio è però l’eccesso di zuccheri. «Anche se non lo aggiungiamo, quello della frutta lo ritroviamo tutto lì.
IL LATTE
Veniamo al latte: un bicchiere non può essere sostitutivo di un pasto completo. Nella dieta quotidiana se ne raccomandano fino a tre porzioni al giorno da 125 ml. È un prodotto che, per 100 ml, ha circa 65 calorie ed è ricco di calcio, fosforo, vitamine, proteine. Il brodo ha poche calorie e sazia anche perché contiene molta acqua: è, più che altro, una soluzione invernale, ma è uno dei pilastri di una dieta liquida. Ci sono soluzioni quasi infinite con la carne, la verdura o il pesce. È importante non eccedere con il sale, usando più spezie e aromi. Se di ossa, può assorbire sostanze come la prolina, la glutammina, l’acido ialuronico. Attenzione, però, ai luoghi comuni. «Il brodo di per sé ha pochissime sostanze nutritive che acquisisce se viene associato con verdure, carne o pasta – aggiunge la nutrizionista – Ma se cuocio un pezzo di carne nel brodo deve essere chiaro che le proteine restano nella carne». E il gelato? È «occasionalmente» un’alternativa al pasto e, spiega Laura Rossi, «dipende da quanto ne mangiamo e come lo mangiamo», visto che «tre belle palline di gelato sono un bel carico di zuccheri e nutrienti». Davanti a un prodotto artigianale è più completo il cono della coppetta. «Con una cialda o un cono ha anche i carboidrati», sottolinea la ricercatrice del Crea.
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