La ricerca dell'Istituto nazionale tumori: «La dieta mediterranea per combattere il cancro al seno»

Una dieta fortemente ipocalorica migliorerebbe la risposta dell'organismo femminile alla chemioterapia, con particolare riferimento ai tumori al seno "triplo...

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Una dieta fortemente ipocalorica migliorerebbe la risposta dell'organismo femminile alla chemioterapia, con particolare riferimento ai tumori al seno "triplo negativo". Funzionerebbe da sola o in combinazione con l'antidiabetico metformina. Il rimedio sarebbe in fase di sperimentazione presso Int, l'istituto nazionale tumori di Milano, e rientrerebbe nello studio denominato Breakfast.


La ricerca è stata condotta in collaborazione con il Firc di Oncologia molecolare e si pone come obiettivo principale dimostrare un incremento della risposta postivia ai trattamenti chemioterapici del 20%, con un balzo dal 45 al 65%. Per dare seguito alla teoria si cercherà di applicare la ricerca a un campione di novanta persone, di età compresa fra i 18 e i 75 anni, con diagnosi di tumore al seno triplo negativo, ma senza metastasi e candidate all'intervento chirurgico. Siamo ancora agli albori, ma i risultati sembrano sorprendenti. 

Diabete, dimagrendo può regredire e anche il pancreas può guarire

 «È una meta ambiziosa - riconosce Claudio Vernieri, del Dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia dell'Int e responsabile del programma Riprogrammazione metabolica nei tumori solidi dell'Ifom - ma i dati preclinici sono così forti da indicarci che questa potrebbe essere una strada rivoluzionaria».

 

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Pubblicato da Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori su Lunedì 20 luglio 2020

L'alimentazione comprende cibi freschi, tipici della dieta mediterranea, con un basso contenuto di carboidrati e proteine e con un apporto calorico pari a circa 1.800 Kcal, suddivise in cinque giorni. Il "trattamento" prevede una ripetizione del ciclo ogni 21 giorni, per un totale di otto. Devono essere consumate essenzialmente verdure, insalata, zucchine, olio d'oliva e frutta secca. Bandite, invece, le carote, la zucca o le patate a causa dei carboidrati. Stesso discorso per pesce, formaggi e legumi. «Si permette in questo modo di modificare sensibilmeente il metabolismo di zuccheri - prosegue Vernieri - Proprio nei laboratori Ifom è stato infatti svelato e recentemente pubblicato su Nature Communications un meccanismo molecolare cruciale per la dipendenza delle cellule tumorali dal glucosio, identificando anche un rapporto di causa-effetto tra l'integrità del Dna e il metabolismo del glucosio».


All'alimentazione si aggiunge la somministrazione del farmaco antidiabetico metformina, già noto per l'attività antitumorale. È stato dimostrato come la combinazione della dieta ipoglicemizzante e la metformina riesce ad agire in maniera diretta ed efficace sulle cellule tumorali. 
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Il Messaggero