MILANO Prendere coscienza dei possibili rischi che il diabete può generare alla vista. E' l'obiettivo di “Occhio al diabete”, la campagna promossa da Diabete Italia,...
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Il tutto si articola in diverse iniziative (www.occhioaldiabete.it) e il libretto “Detto da Noi”, con le linee guida per la prevenzione e la diagnosi precoce.
«In un paese come l'Italia, dove esistono diverse realtà sanitarie ed assistenziali, una campagna informativa come la nostra diventa indispensabile per rendere il paziente più esoerto e sensibile anche alle complicanze cui possono essere soggetti organi importanti come gli occhi», commenta Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia.
Due sono i fattori di rischio che influiscono maggiormente sulla manifestazione della aptologia: il tempo trascorso dall'insorgenza del diabete (quanto più a lungo si soffre di diabete, tanto più alta è la probabilità di soffrire di complicanze retiniche) e lo scarso controllo della glicemia e della pressione.
Gli specialisti consigliano il controllo della retin ogni due anni, mentre in presenza di retinopatia deve essere continuativo ed eseguito a cadenza almeno annuale: l'esame del fondo oculare, fluoroangiografia e oct.
La retinopatia diabtica è una complicanza del diabete a carico dell'occhio ed è la prima causa di cecità legale nei apesi industrializzati tra le eprsone in età lavorativa. Può spesso evolvere in edema macualre diabetico, a sua volta un'ulteriore complicanza della retinopatia, che costituisce la causa più comune di perdita della funzione visiva. L'80-90% dei pazienti con diabete di tipo 1 sviluppa almeno una forma proliferante, che può danneggiare non solo la retina ma tutto l'occhio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero