Diabete, la cura comincia a tavola: vietati i cibi grassi

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Uno dei pilastri fondamentali per il trattamento (e la prevenzione) del diabete è la dieta. Concetto che non deve assumere un’accezione negativa o restrittiva...

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Uno dei pilastri fondamentali per il trattamento (e la prevenzione) del diabete è la dieta. Concetto che non deve assumere un’accezione negativa o restrittiva perché il menù quotidiano per le persone con diabete non è altro che una scelta sana e bilanciata, adatta a tutti. Semaforo verde per frutta, verdura, cereali integrali, legumi e alimenti nutrienti ma poveri di grassi e di calorie (pesce, carni bianche, latte, yogurt). Bene i grassi contenuti nell’olio d’oliva, nell’avocado e nella frutta a guscio, da consumare però in piccole quantità.

LE REGOLE

Da evitare, invece, i grassi saturi (ne sono ricchi burro, olio di palma e le carni rosse e processate) e i “trans” (margarine). Attenzione alle fonti inapparenti di colesterolo, come il rosso d’uovo e le interiora. Il sale va consumato con moderazione, soprattutto in presenza di ipertensione (comune nelle persone con diabete). Gli esperti dell’American Diabetes Association consigliano ad ogni pasto di riempire per metà il piatto di vegetali non amidacei (spinaci, insalata, pomodori), per un quarto di proteine (tonno, maiale magro, pollo), l’ultimo quarto è per i carboidrati (pasta, riso o pane integrali, vegetali amidacei come i piselli). È possibile aggiungere un frutto o uno yogurt come dessert. Molto importante rispettare l’orario dei pasti (questo vale per tutti, ma ancor più per chi è in terapia con insulina), da suddividere in tre principali e due spuntini. «Diverse combinazioni di alimenti – spiega Olga Vaccaro, ordinario di Endocrinologia dell’Università Federico II, Napoli – possono sortire effetti metabolici diversi. Ad esempio indurre un diverso livello di glicemia dopo un pasto. E anche la risposta metabolica ai singoli alimenti è controllata da fattori genetici e modulata da stile di vita e influenze ambientali. L’alimentazione va comunque personalizzata tenendo conto delle preferenze dei singoli. La dieta mediterranea, basata prevalentemente su cibi di origine vegetale, non processati e sull’olio di oliva si conferma il modello più salutare sia per il trattamento del diabete che per la prevenzione delle malattie cardiovascolari oltre che economicamente accessibile a tutti». 

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Il Messaggero