Denti, piorrea: familiarità in 8 pazienti su 10 ma non è una “condanna”

Denti, piorrea: familiarità in 8 pazienti su 10 ma non è una “condanna”
Non è una condanna ma sicuramente avere familiari affetti da malattie parodontali, ovvero infiammazioni acute e croniche delle gengive, predispone a sviluppare la stessa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non è una condanna ma sicuramente avere familiari affetti da malattie parodontali, ovvero infiammazioni acute e croniche delle gengive, predispone a sviluppare la stessa condizione. La suscettibilità genetica interessa infatti la maggioranza dei pazienti che presentano la cosiddetta 'piorrea', circa il 70-80%, ma l'ereditarietà pesa in particolare per i casi più gravi.


A fare chiarezza su una delle prime domande che le persone con questo problema fanno al proprio dentista è Nicola Marco Sforza, vicepresidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP). La parodontite è un'infiammazione cronica delle gengive, causata principalmente dai batteri contenuti nella placca batterica e nel tartaro che si depositano sulle superfici dei denti. Questi batteri provocano l'infezione dei tessuti di gengiva e osso, fino a distruggerli lentamente nel corso degli anni, provocando, di conseguenza la caduta del dente.

«Non è una malattia ereditaria, tuttavia come è dimostrato dagli studi scientifici e dalla casistica clinica, la presenza di altri casi in famiglia ha un ruolo importante nel determinarne la sucettibilità. Avere una predisposizione non significa sviluppare effettivamente questa patologia» precisa Sforza. In particolare, esistono soggetti più predisposti che sviluppano la malattia parodontale anche in presenza di poca placca, e soggetti meno predisposti, una minoranza, che non la sviluppano nonostante la presenza di tanta placca. Inoltre, circa il 10% dei casi di parodontite è particolarmente aggressiva e in questi casi la suscettibilità genetica è pressoché costante.


Per questo il dentista deve informarsi scrupolosamente sullo stato di salute dentale, non solo del paziente, ma anche dei suoi familiari diretti. Dal canto loro, precisa Sforza,
«soprattutto chi ha familiari affetti da parodontite deve avere una scrupolosa igiene orale a casa, mantenere uno stile di vita sano, evitando fumo, diabete, stress eccessivo e scarsa attività fisica. A questo è necessario affiancare un programma di mantenimento della salute parodontale con richiami di igiene professionale fino a 3-4 volte l'anno». Importante infine prestare attenzione ai primi campanelli d'allarme: gengive che sanguinano, durante il lavaggio dei denti e non solo, e che iniziano a ritirarsi gradualmente, lasciando esposti i denti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero