ROMA E' una prima mondiale, che era attesa da anni: un cuore artificiale completamente autonomo, è stato trapiantato per la prima volta su un paziente affetto da...
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Il cuore artificiale è stato cocnepito dall'azienda francese Carmat, dopo lunghi anni di studi e ricerche.«Questo primo trapianto si è svolto in modo soddisfacente. Il paziente è attualmente sotto sorveglianza, in rianimazione, vigile e dialoga con i familiari» spiegano i medici.
A fine settembre le autorità sanitarie francesi avevano dato il via libera al trapianto, che potrebbe (senza alimentare false speranze) aprire nuove importanti prospettive per i malati di cuore.
Si tratta di una bioprotesi interamente impiantabile, che si adatta allo sforzo e dovrebbe ridare al paziente la propria autonomia. Simile al cuore umano, l'apparecchio «solido» e con «una funzionalità euna durata esemplari» è formato da quattro valvole e due ventricoli cardiaci. «Riproduce totalmente un normale cuore umano con due ventricoli che mobilitano il sangue come farebbe il muscolo cardiaco, con dei recettori che permettono di accelerare il cuore, di rallentarlo, di aumentare il flusso, di diminuire il flusso. Il paziente dorme, diminuisce. Sale le scale, accelera, non ha nulla dunque a che vedere con una pompa meccanica» spiegava a settembre Philippe Pouletty, co-fondatore del gruppo.
I ricercatori assicurano che non esiste rischio di rigetto ma, una prima valutazione, verrà effettuata a un mese dall'intervento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero