Cuore e arterie, pressione sotto controllo

Cuore e arterie, pressione sotto controllo
Distolti per troppi mesi dalla prevenzione, a causa del Covid-19, gli italiani stanno accumulando pericolosi fattori di rischio per la salute del cuore e delle arterie. Troppe...

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Distolti per troppi mesi dalla prevenzione, a causa del Covid-19, gli italiani stanno accumulando pericolosi fattori di rischio per la salute del cuore e delle arterie. Troppe visite di controllo saltate, dieta trascurata, attività fisica messa tra parentesi, tanti chili di troppo. Di nuovi strumenti di prevenzione si parlerà al congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) che si inaugura il 16 settembre in formato virtuale. E per quanto riguarda la salute del cuore la priorità assoluta spetta al controllo della pressione (occhio all’ipertensione), soprattutto in vista dell’abbassamento delle temperature.

«In risposta al freddo – ricorda il professor Massimo Volpe, presidente della Siprec, ordinario di Cardiologia all’Università La Sapienza di Roma, direttore Uoc di cardiologia all’ospedale Sant’Andrea – si osserva un aumento dei valori pressori non solo negli ipertesi, ma anche nelle persone con valori pressori al limite e in quelle suscettibili, cioè con familiarità per ipertensione». È bene, dunque, riprendere a misurare con costanza la pressione e rivolgersi al medico se, con la terapia in atto, non si raggiungono valori pressori ottimali (130/80 mmHg). «Molto importante – aggiunge Volpe – è l’aderenza alla terapia antipertensiva, che il paziente può essersi auto-ridotto nel periodo estivo. Attenzione inoltre alla bilancia, alla glicemia e all’alimentazione che non dev’essere troppo ricca di calorie e di sale. Sul versante delle novità terapeutiche, che facilitano la vita ai pazienti, oltre alle classiche terapie di combinazione di 2-3 farmaci antipertensivi in una stessa compressa, sono in arrivo anche le polipillole, che concentrano in un’unica compressa terapia antipertensiva, anticolesterolo e in alcuni casi anche l’aspirina». 

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Il Messaggero