Siamo in ritardo. La previsione non è delle migliori. La tempesta perfetta potrebbe abbattersi a breve sull’Italia. Sette regioni e le due province autonome di Trento...
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«Il vaccino antinfluenzale riduce le morti per Covid grazie alle difese immunitarie rafforzate»
Vaccino influenza, dai bambini agli over 60: con l'emergenza Covid ecco chi dovrebbe farlo e dove
Covid, lo studio: meno morti e casi gravi in zone con più vaccini anti influenza
LE REGIONI VIRTUOSE
Dati non rassicuranti. Perché il problema non riguarda solo chi è considerato maggiormente vulnerabile ma anche chi non lo è: la popolazione attiva, cioè chi è sano e si vaccina per scelta. «Nelle farmacie non ci sono vaccini», accusa il presidente di Federfarma, Marco Cossolo che punta il dito contro le regioni per aver organizzato gli approvvigionamenti con colpevole ritardo.
LE CARENZE
Ad ogni modo, come sottolinea Cossolo di Federfarma «la coperta è corta». Il pericolo di una mancata vaccinazione di una quota attiva degli italiani è elevata. A spiegarlo nel dettaglio è Cartabellotta: «Più soggetti vacciniamo e meno stressiamo il sistema sanitario che è già alle prese con il Covid-19». Insomma non solo occorre «vaccinare le persone a rischio ma anche quelle non a rischio, perché mantengono in vita l’economia del Paese già messa alla prova la primavera scorsa». Oggi, aggiunge Cartabellotta «se un’azienda in Italia vuole vaccinare i suoi dipendenti non può farlo poiché non vi sono abbastanza dosi. Attualmente si può garantire la copertura solo ad un italiano su tre». C’è poi il profilo legato alla sanità: «Alcune persone che si influenzano finiscono all’ospedale, quindi premono sul sistema sanitario. Poi esiste il problema della diagnosi, se un soggetto avverte febbre o tosse e ha fatto il vaccino antinfluenzale non è più un sospetto Covid - 19, se non l’ha fatto non vi è la possibilità di escludere questa opzione. Ed infine il pericolo di contrarre influenza e coronavirus assieme». Adesso il tempo stringe e come emerge da uno studio del Centro Cardiologico Monzino di Milano, il vaccino antinfluenzale aiuterebbe a combattere il SarsCov2. Durante il lockdown, infatti, nelle regioni con un più alto tasso di copertura tra gli over 65, ci sono stati meno morti per Covid-19.
L’ACQUISTO DI VACCINI
Ad ogni modo l’Italia questo anno avrebbe acquistato più dosi rispetto allo scorso anno. Undici milioni contro i quasi 18 milioni del 2020. E allora perché si parla di carenza? «I numeri vanno letti con attenzione», spiega Cossolo: «la platea dei soggetti a rischio per cui si è deciso di provvedere al vaccino è stata estesa quest’anno dal ministero. Le regioni hanno dovuto acquistarne di più per un ampliamento delle persone da includere nella vaccinazione» e non in previsione del Covid-19. Questo picco della domanda di vaccini italiana da parte del settore pubblico «che ha aperto i bandi in ritardo ha avuto come colpo di coda quello di lasciare i privati a bocca asciutta», accusa Cossolo. La quota internazionale prevista per il nostro paese sarebbe stata assorbita tutta dalle regioni.
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Il Messaggero