Covid, vaccino Astrazeneca: «Dosi già a Roma in attesa del dossier. Costa meno di 3 euro e si conserva in frigo»

Covid, vaccino Astrazeneca: «Dosi già a Roma in attesa del dossier. Costa meno di 3 euro e si conserva in frigo»
Vaccino anti-Covid Astrazeneca già stoccato ad Anagni, vicino Roma, pronto per essere infialato, assicura l'ad Lorenzo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Vaccino anti-Covid Astrazeneca già stoccato ad Anagni, vicino Roma, pronto per essere infialato, assicura l'ad Lorenzo Wittum. «Avrà una durata di sei mesi, potrà essere conservato anche nel frigo di casa a una temperatura di -2/8 gradi e costerà meno di 3 euro», dice l'amministratore delegato di AstraZeneca Italia. «Litri di vaccino (realizzato dallo Jenner Institute di Oxford e dall'italiana Irbm - Istituto di ricerche biomediche) sono già ad Anagni, vicino Roma, pronti ad essere infialati da uno dei nostri partner, Catalent», annuncia Wittum, precisando che «non mi sembra corretto fissare date» per l'arrivo di dosi complete in Italia.

 

Covid, l'esperto: miocarditi e ostruzioni delle arterie, così il virus infiamma il cuore

Vaccino Covid, von der Leyen: «Firmiamo il contratto con Moderna per 160 milioni di dosi». Ok in Italia forse 11 dicembre

 

 

Il dossier

 

«Stiamo lavorando sodo - aggiunge - per preparare il dossier da sottoporre all'agenzia europea del farmaco, l'Ema. I dati da analizzare sono 6-10 milioni e riguardano tutti i partecipanti, e dico tutti, arruolati nella sperimentazione. Quando li invieremo all'autorità regolatoria dobbiamo dare loro tutto il tempo per valutare. Certo è che una volta ricevuto il via libera siamo organizzati per ultimare la produzione di 3 miliardi di dosi. Ci stiamo preparando da fine maggio».

Riguardo gli annunci di Moderna e Pfizer/Biontech che hanno indicato i tempi di arrivo sul mercato e annunciato percentuali di efficacia superiori rispetto al vaccino AstraZeneca, Wittum afferma che «questa è una gara contro la pandemia e per vincerla serve più di un vaccino. Serve una capacità produttiva tale da avere un alto numero di dosi sicure e efficaci. Ben venga la concorrenza. Ai nostri 3 miliardi di dosi si aggiungeranno il miliardo e 200 milioni di Pfizer/Biontech e altre centinaia di milioni di Moderna. La popolazione mondiale è di quasi 8 miliardi di persone. Abbiamo bisogno di più opportunità per proteggerci dal virus».

«È sempre difficile stimare l'andamento delle sperimentazioni - aggiunge l'ad di AstraZeneca Italia -. Pensavamo di fare prima. Poi i tempi si sono allungati in quanto da maggio in poi l'epidemia ha rallentato e in estate in Gran Bretagna, dove si sono svolti una parte dei test, il virus era poco diffuso dunque era difficile verificare se il vaccino funzionava». Riguardo all'efficacia del vaccino, «siamo molto contenti, il 90% è un dato molto significativo ma anche il 70% va considerato un risultato eccezionale. Tenga presente che nessuno dei vaccinati ha sviluppato sintomi gravi né è stato ricoverato. Significa che, anche se si prende l'infezione, il vaccino protegge».

«È un vaccino per tutti - conclude Wittum - anche per i Paesi a basso reddito. Ci siamo impegnati a fornire le dosi al costo necessario per sostenere i costi di produzione. Questa è una situazione senza precedenti. Il costo resterà lo stesso per i Paesi a basso reddito anche quando Covid-19 avrà smesso di essere un problema per il mondo».

 

Conte pronto a chiudere i confini con l'Austria. Il premier: niente sci a Natale

ROMA La crisi diplomatica con Vienna è a un passo. Giuseppe Conte non ha preso affatto bene la determinazione dell' ad aprire gli impianti di sci, se non avrà da Bruxelles un indennizzo economico.


 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero