Covid, lo scienziato italiano negli Usa: «Il virus evolve verso forme meno cattive»

Covid, lo scienziato italiano negli Usa: «Il virus evolve verso forme meno cattive»
Il Covid si starebbe evolvendo verso forme meno aggressive. Lo sostiene Davide Zella, eccellenza e scienziato italiano da anni negli Usa, dove è co-direttore del...

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Il Covid si starebbe evolvendo verso forme meno aggressive. Lo sostiene Davide Zella, eccellenza e scienziato italiano da anni negli Usa, dove è co-direttore del laboratorio di biologia delle cellule tumorali all'Institute of Human Virology dell'Università del Maryland. «Le mutazioni e la delezione che abbiamo individuato indicano che il virus si sta trasformando in una forma meno "cattiva" - spiega lo scienziato - Ancora non sappiamo quali saranno i tempi per completare il processo, servono più dati per capire quanto siano diffuse le mutazioni più lievi nei soggetti infettati e asintomatici».


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Davide Zella lavora fianco a fianco con Robert Gallo, famoso per essere uno degli scopritori del virus dell'Aids. «Stare con lui è un'esperienza eccezionale - racconta - Ho la fortuna di lavorarci insieme dal 1992, così ho conosciuto tantissimi scienziati che vi interagiscono in maniera continua. C'è sempre qualcosa di nuovo da imparare».

Responsabile di numerosi studi sulle mutazioni del Coronavirus, Zella afferma che «con la collega Francesca Benedetti, che lavora qui con me, e con Marta Giovanetti e Massimo Ciccozzi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, stiamo studiando proprio l'evoluzione del virus attraverso l'analisi delle sue sequenze genomiche».
 


Quanto l'Italia occupi un posto nei pensieri di Zella si capisce dal tono delle parole: «Purtroppo è stata colpita per prima, soprattutto la mià zona, cioè la Lombardia. Provo ammirazione per i miei amici e colleghi, per come sono riusciti ad affrontare quello che è successo. Spero che le criticità emerse servano da lezione per una migliore preparazione per il futuro». Sull'importanza del lockdown lo scienziato è d'accordo: «Sicuramente le misure sono servite all'inizio a diminuire i morti. Soprattutto in considerazione del fatto che non sembrava ci fossero alternative valide. Successivamente si è capito meglio come affrontare la situazione, che adesso appare meno drammatica». Anche per questo è vietato abbassare la guardia: «Certamente bisogna prestare attenzione e mantenere le necessarie misure di distanziamento sociale, evitare per quanto possibile i luoghi chiusi e affollati e indossare la mascherina»


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Il Messaggero