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Anche nemico del sesso. Il virus, tra lockdown, contagi, decessi e vaccini, ha costretto l’intimità a mettersi da parte. E ora, come dopo una guerra, si contano le vittime. Tra ricerche, numeri e confessioni non emerge un quadro felice. Si parla di una perdita globale del desiderio che rischia, post vaccinazioni, di esplodere in modo scomposto e pericoloso. Ma tenere sotto controllo anche questo non sarà certo facile. Sicuramente tutto quello che è successo da marzo 2020 non ha fatto bene alla vita sessuale. Un esempio: non c’è stato il baby boom ipotizzato a nove mesi dal lockdown. Anzi, le statistiche rivelano un calo dell’8% delle nascite. Un’indagine online della Società italiana di Andrologia ci fa sapere che, su oltre 1.000 uomini, il 60% ha riferito un calo del desiderio e di aver diminuito l’attività sessuale. Le riaperture, però, non stanno spazzando via i disagi: pandemia e isolamento hanno lasciato segni che perdurano. Per questo gli specialisti hanno deciso di mettersi a disposizione con un servizio telefonico (800-995125), “L’andrologia italiana risponde”. Informazioni e consulenze gratuite a cui, nel mese di giugno, sarà possibile rivolgersi tutti i giorni dalle 10 alle 19.
I PROBLEMI
«La pandemia ha imposto un drastico cambiamento nelle abitudini di vita, creando situazioni di disagio psicologico e sessuale – spiega Alessandro Palmieri, presidente della Società italiana di andrologia – Con la progressiva eliminazione delle restrizioni si permetterà una graduale ripresa delle abitudini relazionali ma l’uomo, in molti casi dopo aver contratto e sconfitto il Covid, non supererà le sue difficoltà». L’effetto Covid, sui rapporti intimi, è stato quasi immediato. «Ad aprile 2020 ho scritto un editoriale su “Minerva Endocrinologica” intitolato “Covid-19 o il trionfo della monogamia”. Ipotizzavo, come poi è successo, che il lockdown, lo stress socioeconomico, la costrizione, le psicopatologie avrebbero funzionato da cartina al tornasole della reale natura di ciascuna coppia. Frantumando quelle fragili e cementando quelle basate su ragioni solide», racconta Emmanuele A. Jannini, professore di Endocrinologia e Sessuologia medica all’università Tor Vergata di Roma.
«È la prima volta – commenta Jannini, che ha appena pubblicato Uomini che piacciono alle donne per Sonzogno – che viene dimostrato, su grandi numeri e con strumenti diagnostici validati, che il sesso ha un potente ruolo ansiolitico o antidepressivo. Il vaccino sta provocando, e sempre più porterà, una rivoluzione degli abbracci. A un ritorno di contiguità fisica tra le persone che l’età del Covid ci aveva tolto».
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