Medico eroe muore di Covid a 45 anni: aveva passato 4 mesi lontano dalla famiglia per salvare le vite dei contagiati

Medico eroe muore di Covid a 45 anni: aveva passato 4 mesi lontano dalla famiglia per combattere il virus
È morto a 45 anni il dottor Irfan Halim, uno dei più prestigiosi chirurghi della Gran Bretagna. Il medico è risultato positivo al Covid lo scorso 10...

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È morto a 45 anni il dottor Irfan Halim, uno dei più prestigiosi chirurghi della Gran Bretagna. Il medico è risultato positivo al Covid lo scorso 10 settembre e, dopo due mesi di lotta con il virus, il 14 novembre è morto al Royal Brompton Hospital di Londra, dove era ricoverato. Irfan Halim lascia moglie e 4 figli. Chi lo ha conosciuto lo descrive come una forza della natura, «10 uomini in uno», in grado di curare più di 250.000 pazienti durante la sua carriera. Il dottor Halim aveva passato ben 4 mesi lontano dai propri cari, in prima linea contro la pandemia Covid in Gran Bretagna.

Il medico eroe britannico morto di Covid

Halim era un esperto chirurgo presso l'ospedale di Swindon, specializzato in chirurgia laparoscopica, e aveva uno studio privato anche nella prestigiosa Harley Street nel centro di Londra, con circa 300 nuovi pazienti al mese. Sua moglie Saila ha detto: «Il mio amato Irfan è morto domenica 14 novembre alle 19:51 in pace mentre lo tenevo tra le mie braccia sussurrando preghiere e amore nelle sue orecchie, insieme a suo fratello e sua sorella, circondato dai suoi bellissimi amici». La donna ha aggiunto: «Irfan, mi hai regalato quindici anni magici come tua moglie, quattro bellissimi bambini, ricordi meravigliosi che dureranno per tutti i miei giorni rimanenti in questo mondo».

Il dottor Halim aveva trascorso gli ultimi due anni a curare pazienti Covid: il 10 settembre era in reparto quando è collassato, dopo aver presumibilmente contratto il virus sul lavoro. Inizialmente è stato curato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Swindon, prima di essere trasferito al Royal Brompton Hospital di Londra. È stato sottoposto a un trattamento con uno speciale polmone artificiale, la cosiddetta "ossigenazione extracorporea a membrana". Non è stato reso noto se il dottor Halim fosse vaccinato o meno, ma la stragrande maggioranza degli 1,3 milioni di dipendenti del Sistema Sanitario Britannico lo è (mentre 111.000 non lo sono, secondo gli ultimi dati).

 

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Il Messaggero