OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Nell'ultima settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati è salito del 32%. Dati che testimoniano una crescita rapida e improvvisa della diffusione del virus. La ripresa del monitoraggio negli ospedali sentinella aderenti a Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) aveva segnato per cinque settimane consecutive numeri bassi e costanti con lievi oscillazioni del 2-3%. Nel periodo che va dal 14 al 21 novembre, invece, si è assistito a un balzo a due cifre.
Covid, boom di ricoveri: i dati
Si tratta esclusivamente di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari: le terapie intensive, infatti, non registrano un aumento e sono stabili con numeri bassi. Il monitoraggio ha consentito di accertare come solo il 24% dei casi si riferisca a ricoveri "Per Covid", ovvero con sindromi respiratorie tipiche del virus, mentre il restante 76% dei ricoveri riguarda pazienti "Con Covid" ovvero ricoverati per altre patologie e risultati positivi al tampone. Il Covid, dunque, ha aggravato le condizioni di salute di pazienti con altre patologie ma non è stata la causa principale dell'ospedalizzazione.
«Vaccini importanti, non abbassare la guardia»
«I dati sui ricoveri registrati negli ospedali sentinella - precisa Fiaso - sono in linea con l'incremento dei contagi pari al 30% indicato dal Ministero della Salute: è il segnale che non bisogna abbassare la guardia. L'età media dei pazienti che arrivano in ospedale è di 77 anni e la campagna di somministrazione della dose stagionale di vaccino anti Covid tra gli ultra sessantenni è ferma al 4%. Nelle prossime settimane ci attendiamo una maggiore circolazione dei virus respiratori, occorre ancora una volta rinnovare, soprattutto ad anziani e fragili, l'invito alla vaccinazione con la chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero