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I dati del contagio da Covid-19 in India sarebbero falsi perchè sottostimati. È questa la denuncia che arriva dai media indiani i quali, coerentemente con quanto sostengono gli esperti, hanno portato alla luce migliaia di casi di positività e decessi non inseriti nel conteggio finale nazionale. Nelle ultime 24 ore l'India ha raggiunto quasi 200 mila morti dall'inizio della pandemia con 2.771 nuovi decessi. Dicono i dati diffusi oggi dal Ministero alla Salute secondo cui i nuovi contagi restano sopra quota 300 mila (oltre 323 mila nell'ultimo giorno). Ma secondo gli esperti sia le morti che i nuovi contagi rischiano da 5 a 10 volte superiori a quelli riportati. Un' inchiesta delle rete televisiva NDTV ha rivelato che la settimana scorsa almeno 1.150 decessi non sono stati inclusi nel conteggio ufficiale della capitale.
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«Sembra esserci un'ampia discrepanza tra i registri ufficiali dei decessi attribuiti al COVID-19 e i rapporti di cremazioni e sepolture che sono molti multipli di quanto normalmente ci si sarebbe potuto aspettare», ha affermato a DW Gautam Menon, professore di fisica e biologia presso l'Università di Ashoka.
«Queste discrepanze suggeriscono che i numeri reali vengono soppressi», ha aggiunto. «Il numero effettivo di decessi per COVID-19 può essere da 5 a 10 volte i numeri ufficiali.
«È un completo massacro di dati», ha detto Bhramar Mukherjee, un epidemiologo presso l'Università del Michigan che ha seguito l'India da vicino, riporta il New York Times. «Da tutti i modelli che abbiamo fatto, crediamo che il numero reale di morti sia da due a cinque volte quello che viene segnalato» aggiunge.
Record di contagi
Il Times of India, sottoline che aprile, con 34mila vittime, è stato il mese che ha registrato il maggior numero di morti per Covid-19 dall'inizio della pandemia. La Johns Hopkins aggiorna quindi a 17.313.163 il totale dei contagiati in India e a 195.123 quello dei morti. Intanto nel Paese sono arrivati i primi aiuti internazionali. Il portavoce del ministero degli Esteri Arindam Bagchi su Twitter ha ringraziato gli aiuti forniti dalla Gran Bretagna, tra cui «100 ventilatori e 95 concentratori di ossigeno».
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Anche l'Oms sta inviando personale e rifornimenti extra per aiutare a combattere la catastrofica situazione dei contagi da Covid-19 in India. Lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus nel consueto briefing sull'andamento della pandemia. «L'Oms -sta facendo tutto il possibile, fornendo attrezzature e forniture, tra cui migliaia di bombole di ossigeno, ospedali da campo mobili prefabbricati e forniture di laboratorio», ha spiegato Tedros, ribadendo che 2.600 membri del personale dell'Oms stanno andando in India per aiutare a sostenere gli sforzi per combattere la malattia.
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