OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Vi chiedo cortesemente la massima condivisione. La mia mamma è morta il 22 novembre». Inizia così il lungo post su Facebook di Eleonora Proietti, figlia di Lucia Cosimi, la maestra di Firenze scomparsa a novembre all'età di 55 anni. Contagiata dal Covid, la donna stava bene «fino a poche settimane fa», quando sono comparsi dei sintomi preoccupanti come la tosse, che hanno allarmato la sua famiglia. «Tesoro, scusami, ci sentiamo quando mi passa questa tosse», queste le parole di Lucia Cosimi alla figlia, stando ad alcune conversazioni su Whatsapp condivise dalla figlia su Facebook.
Vi chiedo cortesemente la massima condivisione. La mia mamma è morta il 22 novembre. Lucia aveva 55 anni. Lucia lascia...
Pubblicato da Eleonora Proietti su Domenica 20 dicembre 2020
Il ricovero
Lucia Cosimi è stata ricoverata lo scorso 6 novembre: era una donna sana e giovane.
Variante inglese virus, Perno (Bambino Gesù): «A settembre era rara, ora è sempre più diffusa»
L'appello
Per tutti Lucia Cosimi era «la maestrina», era amata dai due figli, dal marito e dalle persone che l'avevano conosciuta: nessuno avrebbe immaginato che le sue condizioni avrebbero portato alla morte. Per questo, sempre su Facebook, la figlia Eleonora Proietti ha voluto fare un appello al web e a quanti negano la pericolosità, o persino l'esistenza, del coronavirus: «La nostra mamma che non ha mai dato solo a noi tre. Il motivo è un altro: è l'uomo agitato in fila alla motorizzazione. Si mette la mascherina sotto il naso, sbuffa, se la sposta sul mento, sbuffa ancora, si muove nella stanza, allarga le braccia, soffia. Mi giro verso di lui, lo fisso. Lui mi guarda, io lo guardo. Sento qualcosa salire. Gira lo sguardo, continuo a fissarlo. Mi guarda, lo guardo. Non sono riuscita a dire niente, tanta era la rabbia. Non ce l'ho fatta. Dei negazionisti poi non me ne è mai fregato niente, tempo ed energie persi. Però leggere e sentire tanti contro il vaccino, non lo accetto. Non lo accetto e vi chiedo aiuto. Per favore, manteniamo alta l'attenzione, anche se siamo stufi delle distanze, delle limitazioni. Ci si ammala anche seguendo le regole».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero