Covid, come sarà l'endemia? Ciccozzi: «Quarta dose solo per i fragili e vaccini aggiornati»

Lo scenario previsto dal direttore dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma

Covid, come sarà l'endemia? Ciccozzi: «Quarta dose solo per i fragili e vaccini aggiornati»
Quarta dose sì, ma non per tutti, e spazio ai vaccini "aggiornati". È questo lo scenario previsto da Massimo Ciccozzi, direttore...

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Quarta dose sì, ma non per tutti, e spazio ai vaccini "aggiornati". È questo lo scenario previsto da Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, che all'Ansa ha detto: «In una situazione di virus endemico, con una circolazione virale diffusa ma sotto controllo, non credo si renderà necessario un richiamo vaccinale per tutta la popolazione, ma solo per determinate fasce. Ma, soprattutto, sarà necessario l'utilizzo di vaccini aggiornati».

Endemia, cosa succederà nei prossimi mesi?

«Stiamo andando verso una fase endemica del virus SarsCoV2, una fase cioè in cui il virus - rileva l'esperto - è stabilmente presente nella popolazione e si manifesta con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo. Dunque, in questa fase il virus è in qualche modo sotto controllo ma comunque non potremo eradicarlo e dovremo conviverci. In endemia sono cioè sempre possibili anche dei picchi del numero di casi, come ad esempio accade anche con l'influenza».

«Quarta dose solo per i fragili»

In questo contesto, rileva Ciccozzi, «sarà comunque necessaria una dose di richiamo, che tuttavia dovrebbe essere consigliata solo alle fasce a rischio della popolazione a partire dagli anziani, perchè, proprio come accade per l'influenza stagionale, sono questi i soggetti più deboli e a rischio di conseguenze gravi». Tutto però, precisa, «dipenderà dai dati epidemiologici dei prossimi mesi».

«Sì ai vaccini aggiornati»

In ogni caso, il richiamo «è importante che sia somministrato utilizzando dei vaccini aggiornati al ceppo prevalente o vaccini di nuova tipologia come ad esempio quello in studio all'Iss e basato sulla proteina N del virus che potrebbe rivelarsi efficace contro tutte le varianti». Un richiamo con un vaccino in uso, al contrario, conclude, «non mi convince perchè si andrebbe a stimolare il sistema immunitario sempre con lo stesso vaccino e questo potrebbe dare effetti negativi portando il sistema immunitario a non reagire più in maniera adeguata».

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Il Messaggero