Covid, dita in cancrena amputate. Studio choc: nuova manifestazione grave del virus

Una donna di 86 anni, a causa di complicazioni legate al Covid, ha ricevuto l'amputazione di tre dita andate in cancrena. I medici non hanno avuto alternativa, dopo che le...

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Una donna di 86 anni, a causa di complicazioni legate al Covid, ha ricevuto l'amputazione di tre dita andate in cancrena. I medici non hanno avuto alternativa, dopo che le dita della paziente si sono annerite a causa dei grumi di sangue coagulato formatisi dalle nocche fino alle unghie. Il Covid ha interrotto l'afflusso del sangue nelle dita della donna, che ha contratto il virus in Italia ad aprile dell'anno scorso. Ne dà notizia un report dell'European Journal of Vascular and Endovascular Surgery, in cui questo sintomo viene definito una nuova «manifestazione grave» del coronavirus. Si ritiene che questa manifestazione possa essere correlata a una comune reazione immunitaria al Covid chiamata «tempesta di citochine», che spinge il corpo ad attaccare sia i tessuti malati che quelli sani in risposta all'aggressività del virus sul sistema vascolare.

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Il caso non è isolato. Diversi pazienti affetti da Covid in giro per il mondo hanno ricevuto l'amputazione delle dita a causa di complicazioni della malattia.  A un uomo di 54 anni della California sono state amputate due dita a causa di un esteso danno ai tessuti e ai muscoli dopo aver contratto il Covid durante una gita sugli sci. L'effetto collaterale è stato visto anche in Inghilterra quando un padre di due figli, di Cardiff, nel Galles, ha contratto il coronavirus e ha perso il pollice e l'indice sinistro.

Il professor Roopen Arya, del King's College di Londra, ha dichiarato a maggio 2020 che il 30% dei pazienti ospedalizzati con coronavirus aveva coaguli di sangue. Il professor Graham Cooke, del National Institute for Health Research, un'ala di ricerca del NHS (l'istituto della Sanità britannico), ha dichiarato: «È importante sottolineare che il Covid è una malattia multisistemica. Penso che una delle caratteristiche che sembra distinguerlo da altre gravi malattie virali sia questo stato di maggiore ipercoagulazione, che sarebbe associato a una malattia successiva, una complicazione». Lo riporta il Daily Star.

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Il Messaggero