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MESTRINO - Era positiva al Covid 19, ma invece di stare in quarantena continuava a visitare i suoi pazienti nel suo ambulatorio dentistico. Un’incredibile imprudenza, specialmente per un sanitario, che non è passata inosservata e che ha messo in guai seri la dottoressa. Un paziente, infatti, ha segnalato la vicenda alle autorità e così è scattato un controllo: i carabinieri hanno quindi posto i sigilli pochi giorni fa allo studio medico della dottoressa Yulia Gvozdeva di via Marco Polo 87 a Mestrino.
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Il medico si era sottoposto a tampone e il test aveva dato esito positivo al coronavirus. Il risultato del test viene registrato tramite il Sisp, il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss, che poi comunica i dati anche all’autorità sanitaria locale.
Visto che la donna aveva contratto il virus, avrebbe dovuto sospendere la sua attività professionale in attesa di negativizzarsi. Ma la dentista ha continuato a visitare i pazienti, esponendoli alla possibilità di contagio e per questo ora rischia, oltre alla chiusura già eseguita dello studio medico, anche di venire denunciata per epidemia colposa.
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LE INDAGINI
A far scattare il controllo dei carabinieri del nucleo antisofisticazioni, la segnalazione di un paziente che avrebbe appreso che la dottoressa stava visitando pur essendo positiva al virus e ha così allertato le autorità. A quel punto è scattata il controllo nello studio medico dei militari, che si è concluso con la chiusura della struttura, che si trova all’ultimo piano di una palazzina, e l’apposizione dei sigilli. Tutta la documentazione poi è stata sottoposta all’Autorità giudiziaria che ora dovrà valutare anche se ci sono gli estremi per procedere contro la dottoressa per il reato di epidemia colposa.
Questo oltre a pesanti provvedimenti disciplinari e a una multa da 500 a 5mila euro.
Lo studio al momento è ovviamente chiuso e i pazienti che avevano prenotato la visita sono stati allertati che l’attività è sospesa a data da destinarsi.
Il Messaggero