Covid e cellule T, ecco perché alcune persone non si infettano nonostante l'esposizione all'infezione

La ricerca dell'University College di Londra è stata pubblicata sulla rivista Nature

Covid, ci sono persone che non si infettano e risultano negative al virus anche se tutti intorno a loro sono positivi: è una nuova ricerca che ha scoperto perché...

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Covid, ci sono persone che non si infettano e risultano negative al virus anche se tutti intorno a loro sono positivi: è una nuova ricerca che ha scoperto perché alcune persone sono più resistenti al virus e risultano negative nonostante l'esposizione all'infezione, mentre il coronavirus si diffonde rapidamente attraverso milioni di altre persone.

 

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Lo studio

Un team di ricercatori dell'University College di Londra, come riporta The Independentha scoperto il legame tra la resistenza al Covid-19 e le cellule T presenti nel sistema immunitario, cellule che riconoscono le infezioni provocate dalla famiglia dei coronavirus, aprendo la possibilità per una nuova tecnologia vaccinale.

I ricercatori hanno studiato un campione di 731 operatori sanitari e hanno monitorato la loro risposta immunitaria durante la prima ondata della pandemia. Hanno scoperto che 58 partecipanti allo studio non sono risultati positivi al Covid nonostante l'esposizione al virus. Nel loro sangue è stato riscontrato un picco di cellule T. Per i ricercatori britannici questo significa che alcuni operatori sanitari avevano un'immunità naturale al Covid anche prima dell'inizio della pandemia.

«Tutti hanno prove di persone esposte ma non soccombenti all'infezione - ha detto Leo Swadling, immunologo dell'University College di Londra e tra gli autori dello studio -. Quello che non sapevamo è se questi individui sono davvero riusciti a evitare il virus o se hanno contrastato e eliminato naturalmente il Covid prima che fosse rilevabile dai test».

Si ritiene che le cellule T presenti nel sistema immunitario, che innescano una risposta per contrastare il virus, si siano sviluppate in alcune persone dopo il contatto con altri coronavirus stagionali, come quelli che causano il raffreddore. Queste cellule T hanno protetto alcune persone dal Covid-19, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature.

Secondo lo studio, tutto questo significa che alcune persone che hanno avuto contatto con il virus avevano una maggiore capacità di combatterlo rispetto ad altre e il Covid non è rimasto nel loro sistema abbastanza a lungo da creare anticorpi o causare sintomi, e i loro tamponi poi sono risultati negativi.

I ricercatori dell'University College di Londra affermano che utilizzando questa tecnologia nei prossimi vaccini, questi daranno una risposta contro il Covid-19 più forte e più duratura.

 

 

 

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Il Messaggero