«Il virus viaggia in entrambe, è democratico e non fa differenza di classe, può contagiare chiunque, i numeri sono evidenti». Così, durante la...
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«Visiti gli ottimi risultati che abbiamo raggiunto in Italia nella gestione dell'epidemia, - ha sottolineato Bassetti - è arrivato il momento di far controlli maggiori su chi arriva: non solo su migranti ma su tutti coloro che provengono da paesi in cui non si sa come sta andando l'epidemia e non da dove non è controllata».
Ovvero questi soggetti dovrebbero «esser posti in quarantena per due settimane all'arrivo o dovrebbero venir eseguiti loro immediatamente i tamponi». Quanto ai risultati dell'indagine sui test sierologici presentati ieri, «danno una dimensione decisamente diversa del fenomeno» rispetto a quanto finora prospettato. Indicano «una contagiosità maggiore rispetto all'influenza stagionale ma con una mortalità inferiore a quanto sembrava», ovvero «non sono più del 15% ma del 2%» e «che ci pone più vicini al resto del mondo».
Una delle letalità «più basse rispetto a tutte le altre malattie infettive e molto vicine alla suina del 2009». Il dato degli italiani che hanno già anticorpi contro il Sars-Cov-2, inoltre, commenta, «dal punto di vista statistico porrebbe addirittura essere sottostimato: era previsto di arruolare 150.000 persone e alla fine ne sono state incluse 65.000, quindi è possibile che vi sia ben più del 2,5% di italiani venuti in contatto col virus». «Non è facendo terrorismo - ha concluso - che si fa informazione corretta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero