Coupon per visite specialistiche? L'Istituto di sanità: «Inutile e dannoso»

Coupon per visite specialistiche? L'Istituto di sanità: «Inutile e dannoso»
 «Le visite? Non me le prescrive il medico… compro i coupon su internet!». Un comportamento sempre più diffuso, come dimostrano le tante...

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 «Le visite? Non me le prescrive il medico… compro i coupon su internet!». Un comportamento sempre più diffuso, come dimostrano le tante pubblicità in tv e sui social, bocciato dagli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Issalute.it), che sottolineano: «Ricorrere a visite mediche o indagini diagnostiche specialistiche senza una prescrizione o il consiglio di un medico può essere, oltre che inutile, anche dannoso, soprattutto per quelle indagini diagnostiche che espongono il paziente a radiazioni o al rischio di errori».


Dunque, «è opportuno eseguire visite mediche specialistiche e prestazioni sanitarie solo dopo il suggerimento del medico curante. Secondo il Gruppo italiano di medicina basata sulle evidenze, il sovra utilizzo di interventi sanitari inappropriati o inefficaci, come quelli che possono conseguire dall'acquisto di coupon di visite specialistiche senza il consiglio di un medico - si ricorda su Issalute.it, il portale che smaschera le fake news più diffuse in tema di salute e sanità - è una delle principali fonti degli sprechi in sanità».

«Negli Stati Uniti, nel 2012, è nata la campagna 'Choosing Wisely' che si propone di orientare le scelte sanitarie dei cittadini, favorendo il dialogo con i medici, per ridurre gli esami inutili o addirittura dannosi per la salute dei pazienti. Questa campagna sta iniziando a dare i suoi frutti - commentano gli esperti - evidenziando non solo una riduzione dei costi legati alla sanità, ma anche il calo degli eventi avversi conseguenti ad errori medici, a esami diagnostici o a visite inutili e inappropriate. Scegliere saggiamente di affidarsi al proprio medico curante, che valuterà la necessità di effettuare una visita specialistica o un esame, è una condizione essenziale per ridurre gli sprechi in sanità e migliorare la propria salute».
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Il Messaggero