Correre, ma occhio alle scarpe giuste

Correre, ma occhio alle scarpe giuste
ROMA - Ci sono importanti novità per chi pratica running. Vengono da uno studio condotto dalla Harvard Medical School: la tecnica migliore sarebbe correre appoggiando la parte...

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ROMA - Ci sono importanti novità per chi pratica running. Vengono da uno studio condotto dalla Harvard Medical School: la tecnica migliore sarebbe correre appoggiando la parte centrale

o quella anteriore del piede, in modo da evitare di effettuare la così detta rullata, quella per cui ad aderire prima al terreno è il tallone.

La ricerca ha infatti analizzato i corridori del Kenia, maratoneti tra i più medagliati della storia. Ebbene, la loro postura più distribuita in avanti, cioè esattamente il contrario di quella attualmente in voga, è risultata meno traumatica, più veloce e naturale.

Spostando il baricentro si preserva con maggior efficacia la schiena e si riduce la possibilità di traumi alle ginocchia e alle caviglie. Questa piccola rivoluzione di assetto si ripercuote sulla scelta delle scarpe giuste per il running. Le superammortizzate, nate negli ultimi anni per proteggere e agevolare l'impatto del tallone col terreno, stanno facendo posto sugli scaffali degli store a modelli meno ammortizzati o persino privi di supporto, aderenti ai piedi come guanti.

È importante dunque scegliere una scarpa il più possibile su misura, affidandosi all'assistenza di personale specializzato che sia in grado di svolgere il test per stabilire in pochi minuti come appoggia il piede durante la corsa, grazie all'utilizzo di un tapis roulant.

Il modello poi deve essere adeguato al peso e alla velocità del runner; per la misura poi è meglio far riferimento ai centimetri piuttosto che alla classificazione. In generale è opportuno puntare su scarpe neutre, senza supporto anti-pronazione, a meno che non sia necessario.
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Il Messaggero