Ecco i nuovi numeri del Veneto sul coronavirus: i casi positivi al Sars-Covid2 stamane hanno raggiunto quota 15.692, 318 in più della rilevazione di ieri mattina. Si...
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«La mia posizione è che il 4 maggio si possa aprire con le regole e con le garanzie scientifiche: si volesse fare un passo in più si potrebbe allentare da subito, in modo razionale, prudente e ragionato». Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia in merito alla fase 2 della ripartenza. L'idea è quella «di un ragionato programma di aperture per mettere in moto la macchina, scaldare i motori e poi andare a regime», in un'ottica, comunque, «di messa in sicurezza».
Sul tema delle riaperture è intervenuto anche il governatore della Liguria Giovanni Toti: «La chiusura delle regioni è incompatibile con la ripresa economica e sociale che si basa sulla mobilità, semmai bisogna consentire spostamenti in modo graduale e per categorie», ha spiegato all'Ansa.
Palazzo Chigi: nessun allentamento fino al 3 maggio
«Le notizie filtrate circa l'apertura di attività produttive o l'allenamento di misure restrittive per lunedì prossimo sono prive di fondamento. Per la settimana prossima rimangono in vigore le misure già previste, che scadono il 3 maggio, e non è prevista nessuna modifica. Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare ma non sono tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l'abbassamento della soglia di attenzione».
«Si lavora a piano nazionale per le attività produttive». «Si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza.
Coronavirus fase 2, le Regioni potranno chiudere i loro confini
Coronavirus, i dati di oggi in Veneto
Sono 15.692 i casi di positività al coronavirus in Veneto oggi, mentre i tamponi effettuati ad oggi sono stati 247.329». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del quotidiano punto stampa . «I pazienti ricoverati sono 1.477 e sono 79 in meno, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva scesi a 190, 7 in meno rispetto a ieri - ormai abbiamo da 5 a 10 pazienti in meno ogni giorno in terapia intensiva, mentre i pazienti guariti e dimessi sono saliti a 2501, e superano ancora i ricoverati. Purtroppo si registrano 23 nuovi decessi, che portano il numero totale dall'inizio dell'emergenza a 900», ha concluso.EMILIA ROMAGNA, GRADUALE RIPARTENZA IN ALCUNE FILIERE
Sperimentazione di aperture anticipate per alcune filiere internazionali (fra cui automotive e automazione, ceramica, moda, nautica e offshore), per salvaguardare il patrimonio che è l'export dell'Emilia-Romagna, e nell'edilizia e costruzioni, con riferimento ai cantieri delle opere pubbliche e dei comparti operativi collegati. Inoltre, avvio dei Tavoli provinciali per l'individuazione dei protocolli di sicurezza da applicare in tutte le filiere e i settori, dalla manifattura alla logistica, dall'agricoltura alla mobilità. Il tutto, garantendo ciò che serve per avere la massima sicurezza. Questa, in sintesi, la proposta che la Regione Emilia-Romagna presenterà ufficialmente al Governo, dopo averla discussa e condivisa questa mattina con il Patto per il lavoro, organismo che dal 2015 vede riuniti con la Regione stessa i rappresentanti delle categorie economiche e datoriali, sindacati, enti locali, professioni, Università e Terzo settore dell'Emilia-Romagna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero