Coronavirus, lo scienziato Bucci: «Vaccino entro prima metà del 2021, dati in tempo record»

È ottimista Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore alla Temple University di Filadelfia, che commenta in un lungo post su Facebook i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È ottimista Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore alla Temple University di Filadelfia, che commenta in un lungo post su Facebook i primi risultati dei vaccini di Oxford e di Pfizer-BionTech, in sperimentazione contro il coronavirus. «Stiamo ottenendo dati a tempo record - scrive - e si conferma la possibilità che nella prima metà dell'anno prossimo potremmo avere disponibile il primo vaccino efficace, se l'immunità anticorpale non dovesse risultare evanescente». Per l'esperto, si tratta di «dati che, lo ripeto, sono convergenti anche da gruppi in competizione fra loro, e quindi probabilmente robusti».


LEGGI ANCHE Covid, dal vaccino di Oxford forte risposta immunitaria. Boris Johnson: «Notizie positive»



I dati si aggiungono a quelli già pubblicati sui vaccini di CanSino e Moderna. «A questo punto, quindi, abbiamo 4 vaccini - sottolinea - che dimostratamente inducono nell'uomo la formazione di anticorpi neutralizzanti: 2 basati su adenovirus ricombinante (Cansino e Oxford), 2 basati su Rna messaggero (BionTech-Pfizer e Moderna). I dati sono coerenti nei due gruppi, suggerendo che gli studi siano corretti, e indicano che la risposta indotta con adenovirus è più robusta già dalla prima dose, e potrebbe durare di più; gli effetti collaterali sembrano più lievi nei vaccini a Rna (anche se si parla comunque generalmente di eventi lievi o moderati); i dati ottenuti sugli animali col vaccino di Oxford sembrano indicare che i vaccini ad adenovirus ricombinante (almeno quello) non abbattono il titolo virale nelle alte vie aeree dei soggetti vaccinati e poi infettati».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero