C'è un rallentamento: la crescita nella progressione dei nuovi casi positivi al coronavirus sarsCoV2 non mostra, al momento, il segno di una progressione fuori...
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Se così fosse stato le cifre di oggi sarebbero state molto diverse e avrebbero indicato oltre 2.700 casi. Il primo marzo gli oltre 500 casi in più registrati rispetto al giorno precedente «avevano allarmato, ma i nuovi numeri ci dicono che il sistema di contenimento sta funzionando», ha osservato Castorina. Una buona notizia, ma bisogna aspettare e vedere quale sarà l'andamento nei prossimi giorni: «dobbiamo vedere se questo rallentamento si consoliderà. Quello che stiamo osservando ci fa ben sperare, ma la cautela è d'obbligo perché i dati fluttuano». Che non ci sia al momento «nessuna certezza di quale potrà essere l'evoluzione successiva» lo ha detto anche il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. «Questa è una settimana importante per capire come si svilupperà la situazione», ha aggiunto.
È infatti «necessario ancora del tempo per capire l'efficacia delle misure adottate» e intanto diventano fondamentali «i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno. Attenzione - ha proseguito - a non percepire false sicurezze e ad adottare le raccomandazioni che riguardano il lavaggio delle mani, il rispetto della distanza di un metro, evitare i luoghi affollati e stretti contatti personali, curare l'igiene degli ambienti». Questi comportamenti, ha rilevato Brusaferro, «sono fondamentali per evitare la rapida diffusione dell'infezione». Che a fare la differenza saranno i comportamenti individuali e le misure di contenimento lo ha detto anche il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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Il Messaggero