I contagi di Coronavirus in Italia non sono solo d'importazione ma c'è anche molto sommerso nel Paese. Ne è convinto Massimo Galli, primario infettivologo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Roma, bus dalla Romania spariti a Tiburtina: «Evitano i controlli anti-Covid»
«Rispetto alla scorsa ondata, quando pensavamo bastasse chiudere i voli dalla e per la Cina, abbiamo imparato a fare i controlli e a scovare sul nascere i focolai. Quindi utilizziamo gli strumenti che abbiamo: la quarantena per chi arriva, i tamponi sui casi sospetti, il tracciamento dei positivi. Ora riusciamo a diagnosticare l'infezione molto prima», sottolinea. I numeri di contagi devono cominciare a preoccupare, secondo l'esperto.
LEGGI ANCHE Covid Lazio, nuovi contagi importati: dall'Albania alla Polonia, la lista dei Paesi si allarga
«Purtroppo cominciano a salire, per ora di poco, anche i ricoveri in terapia intensiva. Per questo - afferma - non dico di attuare interventi estremi come il blocco delle frontiere ma almeno utilizzare il massimo della prudenza, questo sì». Il rischio 500 contagi giornalieri è vicino. «Diciamo che il mio Ferragosto lo passerò al Lago Maggiore, cioè a un'ora e mezza dall'ospedale Sacco di Milano. Non mi posso proprio permettere di andare più lontano, i numeri parlano abbastanza chiaro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero