Coronavirus, ecco una novità: un nuovo studio ha calcolato che, per contenere i focolai, bisogna identificare un terzo dei contagiosi senza sintomi. «Partendo da...
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Lo sottolinea il virologo Roberto Burioni in un articolo pubblicato su “MedicalFacts”, il sito di informazione e divulgazione scientifica da lui fondato. «Tuttavia - prosegue - possiamo vedere anche i dati da un punto di vista opposto: se è vero che metà dei contagi arriva da infezioni silenti, l'altra metà dei contagi parte da persone che stanno male e hanno sintomi. Diventa dunque molto importante che chi sta male non commetta imprudenze e stia a casa. Il recente caso dell'imprenditore veneto che, nonostante la febbre, non si è isolato partecipando a eventi sociali è stato esemplificativo in questo senso». «Io capisco benissimo che è difficile chiedere di rinunciare al lavoro a chi non può mandare un certificato medico e avere la giornata pagata - evidenzia Burioni - però in questo momento è molto importante agire tenendo in mente l'interesse superiore che conviene a tutti: che l'infezione non riparta e che piano piano si possa tornare a una vita il più possibile normale, giusto con qualche precauzione in più», conclude il virologo.
Il Messaggero