Coronavirus, Taiwan mette al bando la carne di maiale italiana

Taiwan mette al bando la carne di maiale italiana. Il ministero degli Affari esteri di Taiwan ha annunciato il bando alle importazioni di maiali vivi e prodotti suini lavorati...

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Taiwan mette al bando la carne di maiale italiana. Il ministero degli Affari esteri di Taiwan ha annunciato il bando alle importazioni di maiali vivi e prodotti suini lavorati dall'Italia, precisando che la misura non è legata alla decisione di Roma sulle restrizioni dei voli da e per Taipei sui timori di contagio del coronavirus ma poggia su «basi scientifiche». La portavoce Joanne Ou, secondo l'agenzia statale Cna, ha precisato tuttavia che la mossa italiana sul blocco dei voli poggia sulla «rappresentazione sbagliata» dell'Oms, secondo cui Taiwan è parte della Cina.


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Il governo italiano ha sospeso i voli per Taiwan dal 2 febbraio al 29 aprile. La decisione di bloccare le importazioni di carne suina e derivati dall'Italia è «basata su dati scientifici», ha detto Ou, in conferenza stampa quotidiana, rilevando che è l'approccio seguito che si tratti di carne di maiale o di servizio dei voli. Invece, l'Italia ha messo sullo stesso piano Taiwan e la Cina, Hong Kong e Macau senza «alcuna evidenza scientifica», se non per la visione dell'Oms che equipara Taipei alla Cina. La portavoce ha assicurato che Taiwan continuerà a esprimere preoccupazione chiedendo la ripresa dei collegamenti diretti. Il Bureau of Animal and Plant Health Inspection and Quarantine (BAPHIQ) dell'isola ha detto che lo stop è dovuto all'escalation di peste suina africana in Sardegna. I viaggiatori dall'Italia non potranno portare prodotti suini rischiando una multa di 6.556 dollari Usa e una di oltre 30.000 dollari alla seconda. L'Italia, tuttavia, non è nella lista dei Paesi del World Organization for Animal Health's quanto alla peste suina africana. Ma il Bureau ha citato i 45 casi registrati nel 2017, i 90 nel 2018 e i 27 nella prima metà del 2019.
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Il Messaggero