Coronavirus, il virologo Crisanti: «A Vò Euganeo lo hanno diffuso gli asintomatici»

Che gli asintomatici diffondano il coronavirus è provato da studi scientifici condotti a Vò Euganeo e, d'altronde, «in moltissime malattie sono più...

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Che gli asintomatici diffondano il coronavirus è provato da studi scientifici condotti a Vò Euganeo e, d'altronde, «in moltissime malattie sono più infettivi dei sintomatici», come per morbillo e tubercolosi. A fare chiarezza su un tema che vede prese di posizioni diverse anche tra gli esperti, è Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare e virologica dell'Università di Padova, intervenuto durante la trasmissione Agorà, su Rai 3. «Dall'indagine sierologica condotta a Vò Euganeo, si è visto che c'erano 150 persone infette al 22 febbraio. Se è vero che il virus vi è entrato nella terza settimana di gennaio, come è possibile che nessuno sia andato in ospedale fino al 20 febbraio? Come è stato trasmesso se non da chi non aveva sintomi?». D'altronde, «per morbillo e varicella, gli asintomatici sono molto più infettivi dei sintomatici. E anche la trasmissione della tubercolosi nell'80% dei casi è fatta da asintomatici. Anche perché, se una persona sta male e sta a letto, ha meno possibilità di incontrare altri e trasmettere la malattia».


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Il Messaggero