Covid, l'immunologa Viola: «I contagi frenano, i morti no. Vaccino a gennaio ma sollievo solo a giugno»

In Italia frenano i contagi da Covid, Sars-CoV-2, segno che «le misure messe in atto stanno effettivamente dando dei risultati», ma il numero di morti aumenta e...

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In Italia frenano i contagi da Covid, Sars-CoV-2, segno che «le misure messe in atto stanno effettivamente dando dei risultati», ma il numero di morti aumenta e fa paura. «L'effetto sui decessi purtroppo arriva distanza di un paio di settimane, quindi in questo momento non vedremo un rallentamento» di questo dato, «ma lo vedremo un po' più avanti. I morti di oggi sono più o meno i contagiati di un mese fa». Lo ha ricordato l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola, intervenuta ad Agorà su Rai 3. ll vaccino «probabilmente arriverà a gennaio» e «sarà un vaccino sicuro». Ma «non sarà la soluzione immediata: dovremo sicuramente fare i conti con questa situazione come minimo fino all'estate». Solo «a giugno probabilmente potremo tirare un sospiro di sollievo».

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La scienziata invita a «guardare il lato positivo della situazione», il fatto che i risultati delle restrizioni prese arrivano «anche se, come ci si aspetta, arrivano lentamente. Se noi guardiamo cos'è successo nella prima fase» dell'emergenza Covid, «quando è stato fatto il lockdown» di marzo, «e vediamo quanto ci ha messo la curva poi a scendere - sottolinea - ci rendiamo conto che» anche ora «non possiamo aspettarci una riduzione drastica e rapida del numero dei contagi. Quello che possiamo aspettarci è ciò che sta avvenendo, cioè la curva rallenta la sua crescita, ma sta ancora crescendo».

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Quanto raggiungerà al suo picco? «Non faccio previsioni su quando arriverà il plateau - risponde Viola - Sia perché non sono un'epidemiologa, sia e soprattutto perché abbiamo imparato che questo dipende da troppe variabili. Non solo l'andamento dell'infezione, che ha comunque dei cicli, ma anche il comportamento delle persone, le regole che vengono messe in atto e il rispetto di queste regole. Fare previsioni in questo momento non è possibile».

 

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Il Messaggero